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Arabia Saudita nuova frontiera del calcio
Il principale paese arabo ha deciso di farsi conoscere al mondo, oltre che con il petrolio anche con il calcio, attraverso degli investimenti massicci, che mirano a portare nel paese i migliori calciatori, soprattutto quelli più famosi e di conseguenza anche diversi allenatori di fama internazionale.
Lo scorso anno convinsero Cristiano Ronaldo a trasferirsi nel loro paese per la cifra di 200 milioni anche con l’obiettivo di farlo diventare l’ambasciatore del paese nel mondo. Ultimamente hanno convinto Karim Benzema con un contratto annuo di 100 milioni per tre anni a giocare per la squadra dell’Al Ittihad, rivale a quella dove gioca Ronaldo. Invece non sono riusciti a convincere Messi, nonostante gli abbiano proposto un contratto di 500 milioni per trasferirsi a Ryad. Il campione del mondo argentino ha preferito il sole della Florida, trasferendosi all’Inter di Miami per un contratto di 40 milioni per anno.
Anche per quanto riguarda gli allenatori stanno puntando forte e dopo aver portato negli anni scorsi Rudi Garcia ex Roma ora stanno tentando personaggi della panchina come Allegri e Mourinho. Al tecnico juventino in questi giorni è arrivata un offerta che parla di 60 milioni per tre anni, cifre che stanno facendo pensare il tecnico livornese.
Espansione del mercato Arabo
Il paese arabo si muove attraverso il fondo di stato Pif, già proprietario della squadra inglese del Newcastle, che ha avuto l’incarico di fare massici investimenti nel calcio, essendo il calcio lo sport più popolare del paese, anche sulla scia dei risultati raggiunta dalla nazionale negli ultimi mondiali in Qatar. Sicuramente attraverso il calcio può essere la strada per aprirsi al mondo, in un paese che cerca di attirare cittadini da tutto il mondo, anche alla luce della richiesta di poter fare a Ryad l’Expo 2030
Adesso nel futuro si vedrà se questa politica di forti investimenti possa portare veramente il paese arabo al centro del mondo del calcio, oppure possa accadere quello che è successo anni fa in Cina, dove con la stessa politica, sono stati portati nel paese tanti calciatori famosi, che però nel tempo non hanno dato i frutti sperati per far crescere il paese e la nazionale dal punto di vista tecnico e di immagine.
Vedremo se i soldi di Ryad saranno sufficienti per far si che nel paese il calcio possa avere una crescita tecnica e di immagine, che consenta a tanti di vedere lo stato saudita diversamente da come viene visto oggi in più parti del mondo, ovvero per questioni che sono inerenti a problematiche diverse all’ambito sportivo.
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