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Le nuove frontiere per il calcio del futuro
Il mondiale che sta per concludersi, con la finale di domenica prossima tra Francia e Argentina, porta a fare alcune considerazioni su quella che è l’evoluzione del calcio a livello internazionale.
Il mondiale organizzato in un paese arabo, ha dato la possibilità di conoscere in modo più approfondito, una parte del mondo non conosciuto dal punto di vista calcistico. Questo perchè il mondiale permette di parlare dei luoghi e delle realtà in cui si svolge la competizione, in modo che, si possa conoscere come questi paesi sono organizzati dal punto di vista calcistico. Di conseguenza si approfondiscono le realtà di quei paesi che non hanno grande tradizione calcistica a livello mondiale.
Lati positivi del mondiale in Qatar
Allora si ha l’opportunità, anche per gli addetti a lavori, oltre che per il semplice appassionato, di scoprire che anche in questi paesi possono nascere e crescere dei talenti, che in altre epoche non sarebbero mai venuti alla ribalta in una competizione mondiale. Questo sicuramente è il merito principale della FIFA, che sotto questo punto di vista, ha avuto il merito di far conoscere la realtà araba ai più sconosciuta dal punto di vista calcistico.
Altro merito è anche quello di aver creato strutture all’avanguardia per sviluppare il gioco del calcio, e questo è da esempio per altri paesi vicini affinchè si faccia crescere il movimento calcistico locale e lavorare per creare talenti che un giorno saranno dei protagonisti nelle grandi competizioni internazionali.
Il futuro per i paesi arabi
Allora per questo nei prossimi anni non dovremmo stupirci, se ci saranno altre nazionali sconosciute dei paesi arabi, che potranno fare il percorso fatto in Qatar, dall’Iran o dall’Arabia Saudita. Questo perchè la spinta che ti da un mondiale non te la da nessuna altra manifestazione, per far crescere il movimento calcistico. Sicuramente i paesi arabi che non hanno mai partecipato ad un mondiale, cercheranno un giorno di potervi partecipare, perchè il mondiale non è solo un evento sportivo, ma è soprattutto un evento sociale, che coinvolge tutti e porta a conoscenza tante cose dei paesi che solitamente sono sconosciute.
Ci piacerebbe un giorno vedere ai mondiali paesi come l’India, il Pakistan, l’Afganistan, l’Iraq in modo che possano attraverso il calcio far conoscere al mondo la bellezza dei loro paesi e quella che è la loro crescita socio-economica ai più sconosciuta.
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