I Campionati di Stato, anche se molto criticati, principalmente per aver occupato un certo periodo di tempo nel calendario annuale del calcio brasiliano, sono ciò che segna l’inizio della nostra stagione, mostrando quali sono le forze potenziali dell’anno e chi può sorprendere. Per le grandi è un periodo importante per aggiustare la squadra, per le piccole è una delle poche occasioni per dimostrare il proprio valore al grande pubblico.
Indice
Fluminense-Flamengo
Da una parte la Fluminense, la squadra del momento, con il tocco veloce, l’attacco “funzionale”, l’allenatore brasiliano con le maggiori potenzialità, Fernando Diniz e il capocannoniere argentino che non si stanca mai di fare la L, il tedesco Cano. Dall’altra il Flamengo, campione in carica della Copa do Brasil e Libertadores of America, che dal 2019 conquista titoli anno dopo anno, con le sue stelle Everton Ribeiro, Gabigol, Pedro e compagnia.
Il cammino del Fluminense verso la finale
L’influenza ha avuto una grande campagna nella famosa Guanabara Cup, che in questa edizione è stata la fase a gironi del Cariocão, con 8 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte in 11 partite, la squadra del Laranjeiras si è classificata prima con 25 punti, che l’hanno accreditata per giocare la semifinale del Cariocão contro il club che ha disputato la quarta miglior stagione, il Volta Redonda. Oltre, ovviamente, ad alzare il simbolico trofeo di campione della Guanabara Cup.
Nella prima partita delle semifinali disputatasi allo stadio Raulino de Oliveira, casa del Volta Redonda, Nense ha sofferto nel 1° tempo, la squadra di Volta è riuscita ad annullare le chance del Fluminense ed è riuscita ad aprire il tabellone, nel 2° tempo Volta a 6 minuti ampliato il punteggio, da quel momento in poi Flu ha fatto il possibile ma non c’è stato verso, la palla sembrava non voler entrare, finché al 33′ Nino l’ha lasciata cadere di testa, fine della partita 2-1 per Volta Redonda.
La seconda partita della semifinale è stata al Maracanã, dove Flu è abituato a giocare e ha fatto magie nel 2023, questa volta non è stato diverso, non hanno fatto giocare Volta Redonda e hanno vinto 7 a 0, con diritto a 4 gol dell’argentino capocannoniere Germán Cano , che ha qualificato Tricolor per competere in finale.
Il cammino del Flamengo verso la finale
Il Flamengo ha iniziato l’anno con un nuovo allenatore, il portoghese Vitor Pereira, che ha impiegato un po’ di tempo per cercare di implementare il suo stile di gioco nel Rubro-Negro pieno di stelle. Nella Guanabara Cup ci sono state 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, con 23 punti Mengão si è qualificato al 3° posto per le semifinali, è stata una fase a gironi solida ma non quello che i tifosi si aspettavano, dopotutto sono stati eliminati contemporaneamente in semifinale di la World Cup Clubes e ha perso i titoli di Supercopa do Brasil e Recopa Sulamericana.
Anche così, il Flamengo ha continuato il suo lavoro e ha affrontato il Vasco da Gama nella semifinale del Cariocão, la prima classica è stata giocata al Maracanã, è stata una grande partita, con gol di Arrascaeta, Pedro e Fabrício Bruno, la squadra di Gávea ha vinto 3-2 contro il suo rivale.
Nella seconda partita non è stato diverso, anche al Maracanã, ma al comando di Gigante da Colina, Mengão si è portato in vantaggio con Pedro sin dall’inizio, Capasso ha pareggiato per Vasco e la partita da quel momento è diventata solo tensione, finché al 39 del secondo tempo, Pedro ha segnato dal dischetto e Ayrton Lucas lo ha aumentato nei tempi di recupero, 1-3 e il Flamengo si è qualificato per la finale.
Finale, andata
L’atmosfera per la finale del Cariocão era delle migliori, tutti si aspettavano grandi partite, dopotutto Flu veniva da una storica sconfitta contro il Volta Redonda e il Flamengo veniva da due grandi vittorie sul Vasco.
La 1° partita inizia con il Fluminense che cerca di imporre la propria cadenza e si scambia passaggi tra le linee del Flamengo, che ben presto si accorge dell’insinuazione e la taglia sul nascere, il Flamengo stava già dimostrando ad inizio partita quello che non aveva ancora dimostrato in stagione, un buon lavoro collettivo in difesa, c’è stata una grande sinergia tra le linee del Flamengo, che ha ostacolato molto Flu.
Tanto che appena dopo 5 minuti del 1° tempo, in contropiede, Ewerton Cebolinha ha portato la palla al centro facendo un bel taglio e concludendo vicino al palo del portiere Fábio. Ma ancora la partita è andata avanti e indietro, a 10 minuti dal brutto errore di Gerson, Arias è uscito di fronte al portiere Santos e ha sprecato l’occasione per aprire le marcature.
Dopo un fermo tecnico alle 21 del 1° tempo, il Flamengo entra in partita con più energia e ha due buone occasioni per aprire le marcature, nella stessa giocata Pedro prova a tirare, la palla colpisce Nino, il giro torna al 9 che calcia ancora una buona parata di Fabio. il primo tempo si chiude dopo una bella parata di Alexsander, che, al momento giusto, effettua un bel contrasto per evitare la conclusione di Matheus França.
Nella ripresa Fernado Diniz finisce per decidere di togliere Keno e inserire Gabriel Pirani, la sostituzione funziona, ma non come voleva il giovane allenatore, con l’addio di Keno la squadra del Laranjeiras ha perso ampiezza e spessore, con solo il colombiano velocista da quel momento in poi Arias, che non poteva farcela da solo.
Al 5′ del 2° tempo, dopo una disputa palla aerea, il girone sinistro per Matheus França, il ragazzo di Gávea fa un buon passaggio a Pedro che, con un tocco di tacco, trova Ewerton in mezzo, Cebolinha si stacca dal difensore e rotola la palla sulla sinistra per Ayrton Lucas per finire saldamente, 1-0 Mengo.
Dopo il gol del Flamengo, Nense, al 9′, prova a rispondere con una punizione di Ganso, che cerca l’angolo, ma il pallone è debole e Santos afferra. L’influenza prova a dettare il ritmo del gioco e inizia a fare più affidamento sul pallone e giocare in campo Rubro-negro, ma non ha avuto alcuna chiara possibilità di pareggiare la partita.
Dopo aver rubato palla a centrocampo, Ayrton Lucas fa una bella mossa, lasciando indietro almeno 3 difensori Fluminense, arriva sulla linea di fondo e fa un bel cross per Pedro che conclude e aumenta il punteggio, Flamengo 2-0.
Ancora intorno al 20′ della ripresa, Samuel Xavier fa un contrasto forte su Ayrton Lucas e viene espulso, Flu non ha più la forza di reagire, il Flamengo sfiora un altro gol con David Luiz ma Fábio fa una bella parata, partita finita al Maracanã , 2-0 per Mengão.
Finale, ritorno
La settimana che ha preceduto l’ultima partita della finale è stata molto lavoro e concentrazione per entrambe le squadre, ma entrambe avrebbero iniziato il cammino verso la gloria eterna in Libertadores a metà settimana. L’influenza si è recata in Perù e con la massima forza ha sconfitto lo Sporting Cristal per 3-1, il Flamengo si è recato a quota 2800 metri da Quito per affrontare il nuovo arrivato Aucas, con una squadra di riserva Mengão ha sentito la partita e ha perso per 2-1.
La stampa ha criticato molto Vitor Pereira per aver risparmiato i suoi giocatori contro l’Aucas e per aver dato la priorità a Cariocão, si scopre che la differenza di risultati a metà settimana, ha fatto arrivare Flu super motivato per la decisione, che sembra non aver successo con il Flamengo.
Rotola la palla nella decisione carioca, il Fluminense riesce a imporre il suo ritmo fin dall’inizio, scambiando passaggi veloci e facendo ruotare la palla per tutto il campo, per trovare la via del gol, Cano riceve palla al centro e sferra un calcio forte che si ferma nelle mani del Santos, Flu continua a non far giocare Fla, e dopo la bella azione di Marcelo, l’esterno serve alexsander che finisce basso sul palo di Santos.
Nense si scalda in partita, il duo di centrocampo difensivo André e Alexsander danno alla squadra grande appoggio e uscita palla, Ganso davanti a loro riceve i palloni e con uno o due tocchi appena rompe le linee del Flamengo, che a differenza del 1° gioco non ha rogna a difendere l’intorno Fluzão, che gioca con le sue ali Keno e Arias che si avvicinano al centro e attaccano, Keno più sul settore sinistro del campo e Arias fluttuante in tutto il settore offensivo.
Fino al timeout tecnico avvenuto al 20′ del 1° tempo, Flu aveva ancora altri due buoni arrivi, fino a quel momento giocava solo Flu, il Flamengo cercava di difendersi come poteva e provava a impostare contropiedi che non sortivano alcun effetto. al 26′ Marcelo riceve palla sulla destra dell’area, gira all’indietro lasciando Cebolinha ceduto, taglia Gerson e da fuori area colpisce una bella sberla indifendibile per il portiere Santos, 1° gol di Marcelo dopo il rientro al Laranjeiras, 1×0 Flu che trova la strada per la meta.
Il Flamengo non stava andando bene in partita, quando Marcelo ha segnato il gol, sembra che il Rubro-negro sia crollato, mentre Flu ha continuato con il suo gioco avvincente, scambiando passaggi veloci e cercando di trovare spazi di avvicinamento e anche di infiltrazione, è così che nel Al 31′ dopo una bella fuga di Keno sulla sinistra, l’esterno porta palla dentro, trova in mezzo Ganso che fa un bellissimo passaggio a Cano che si stava infiltrando in area, l’argentino riceve e colpisce con classe, 2-0 Fluminense.
Al 39′ del primo tempo il Flamengo riesce a concludere per la prima volta la partita con un colpo di testa di David Luiz che va fuori, subito dopo aver colpito e rimbalzare in area, Pedro prova un mezzo giro che va oltre la porta di Fábio. Il 1° tempo sembrava volgere al termine, finché al 44′, dopo un bellissimo scambio di passaggi tra Keno e Alexsander sulla sinistra, Keno attiva Ganso, che vede ancora una volta la proiezione in area di Alexsander, che riceve palla e calciato di becco su una bella difesa del portiere Santos. Fine primo tempo.
In una misura disperata per vedere se la squadra poteva adattarsi, Vitor Pereira ha deciso di rimuovere Gabigol e inserire l’Everton Ribeiro e rimuovere il difensore Léo Pereira e inserire Matheus França, annullando così la linea di 5 difensori che aveva il Flamengo, il fatto è che anche così non ha funzionato, il Fluminense ha passato una serata ispirata, mettendo in pratica tutto ciò che il loro comandante gli insegna, unita alla filosofia del coraggio, coraggio di fare e dare il meglio in campo, provare il palleggio, provare il passaggio, finire in porta .
Il Flamengo prova ancora a reagire, dopo un bel calcio d’angolo di Cebolinha, Thiago Maia sale bene e di testa scende in angolo dell’esperto Fábio, che fa una bella parata e non fa entrare palla. L’influenza continua a imporre il suo gioco, e quando il Flamengo è riuscito a sfondare le linee, Flu ha provato a fare fallo per ammazzare la partita, ne è stato esempio il cartellino preso da Marcelo al 6′ del 2° tempo.
Fallo per Fluminense, Marcelo prende verso Felipe Melo, che non riesce a colpire di testa perché la palla passa nella mano del difensore Fabrício Bruno, rigore per Fluminense, Cano prende la palla con affetto e la mette sul dischetto, prende distanza, esce al pallone e calcia al Santos, ma un marcatore che fa il gol ha bisogno di fortuna, la palla torna sui suoi piedi e da un contrasto fa il 3° per Flu, 3-0 Nense. Con quel gol, il marcatore che non si stanca mai di fare la L, raggiunge quota 18 gol in 14 partite in stagione, capocannoniere del calcio brasiliano nel 2023.
Matheus França ha dato una buona dinamica all’ala destra del Flamengo, il ragazzo stava cercando di tirare fuori qualcosa dal cappello, ma sembrava che il Flamengo avesse già consegnato i punti, fino a quando Matheus França non viene lanciato, regala a Felipe Melo un bel colpo di testa sopra la sua testa all’interno area e calcia per una bella difesa del veterano Fábio.
Dopo pochi istanti di gioco, al 19′, il Fluminense riesce a trovare buoni passaggi in mezzo, fino a quando Cano apre sulla destra un bel pallone per Guga, il terzino destro continua con il pallone e sgancia un crossbomba, Santos fa un tiro grande difesa ma palla lasciata sui piedi di Alexsandro, il ragazzo di Xerém sgancia senza pietà una bomba di sinistro che gonfia le reti. 4-0 Fluminense.
Il Flamengo provava ancora a fare qualcosa in partita ma il Fluminense non glielo permetteva, Matheus França provava a spingere la squadra ma le sue mosse non sortivano effetto, Ayrton Lucas al 50′ del secondo tempo segnava ancora il gol, il match finisce e Marcanã impazzisce, Fluminense due volte campione a Rio, cosa che non accadeva dal 1983-1984, che vinse il terzo scudetto nel 1985, chissà se Fluzão non riuscirà a realizzare questa impresa nel 2024.
Un meritato fuoriclasse della Fluminense, che ha dimostrato nella competizione un calcio diverso, felice e allo stesso tempo impegnato, ma soprattutto coraggioso, a innovare, a trovare un passaggio, a fare un nuovo palleggio per finire e fare la sua partita .
Scritto da João Felipe Miller.
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