Cristoforo Colombo Miller: Il primo nel calcio internazionale

Cristoforo Colombo miller Cristóvão Colombo Miller

L’avvocato Cristoforo Colombo Miller è stato il primo avvocato che ha assistito i calciatori brasiliani nei loro trasferimenti fuori dal Brasile. E’ stato colui che ha curato il trasferimento di Paulo Roberto Falcao alla Roma, quando vennero riaperte le frontiere in Italia nel 1980.

Gli inizi

L’avvocato Cristoforo Colombo Miller nasce il 12/10/1944 a Porto De Conde nello stato del Rio Grande de Soul nel sud del Brasile. Nipote di un immigrato tedesco del 1880, le venne dato il nome di Cristoforo Colombo in quanto nato il giorno 12 ottobre che corrispondeva al giorno dello sbarco in America del nostro illustre navigatore. Come per un destino scritto, fu il primo procuratore sudamericano a sbarcare nel nostro paese per trattare e accompagnare i geni del pallone.

Fin da ragazzo, oltre ad essere uno studente modello che le consentirà di conseguire la laurea in giurisprudenza, coltiverà una grande passione per il calcio, dovuta anche a suo padre che era il presidente di una squadra amatoriale. In Brasile negli anni sessanta, questi campionati amatoriali erano il serbatoio dove crescevano i calciatori che sarebbero diventati professionisti.

Stando in questo ambiente, dove giocava anche il suo fratello maggiore, sviluppa la sua grande passione per il calcio. Dopo poco tempo diventa il responsabile del settore giovanile dell’Internacional di Porto Alegre e svolgendo questa mansione che conosce Paulo Roberto Falcao che arrivò nel club Gaucho all’età di 14 anni.

La disgrazia

Nel periodo in cui lavorava all’Internacional, l’avvocato Cristoforo dovette affrontare una disgrazia familiare molto dolorosa legata al calcio. Suo fratello che giocava a livello amatoriale, durante una partita ebbe uno scontro di gioco con un avversario e si ruppe una gamba. Venne ricoverato in ospedale, ma nei giorni successivi a causa di complicazioni, all’operazione, le venne diagnosticata una cancrena alla gamba che nel giro di pochi giorni ne causò la morte. Aveva 33 anni e per l’avvocato Cristoforo questa perdita fu traumatica, che non gli impedì però di staccarsi da quel mondo che tanto lo appassionava.

La carriera da avvocato

Lasciato l’incarico all’Internacional inizia ad esercitare l’attività di avvocato e da questa posizione inizia a curare gli interessi di diversi calciatori conosciuti nell’attività di direttore. Tra questi Paulo Roberto Falcao, che inizia a far vedere le sue grandi qualità che successivamente lo porteranno a vincere diversi titoli con l’Internacional e a diventare il più forte calciatore brasiliano degli anni settanta insieme a Zico.

L’avvocato Cristoforo Colombo nella sua attività da legale creerà uno degli studi più importanti del Brasile che gli consentirà di prestare l’assistenza ai calciatori in maniera gratuita, semplicemente per la grande passione che aveva per il giuoco del calcio. Falcao diventò per lui come un fratello minore da seguire ed assistere e tra loro si creerà un rapporto talmente forte che esiste ancora oggi.

Il Trasferimento di Falcao

Quando Falcao arrivò a vincere tutto nell’Internacional all’età di 28 anni, l’avvocato Cristoforo Colombo lavorò affinchè il talento brasiliano potesse provare a confrontarsi in un campionato europeo.

Nel destino sia di Falcao che dell’avvocato non ci poteva che essere l’Italia. Prima perchè Falcao aveva origini italiane e l’avvocato Cristoforo Colombo, con un nome così, non poteva che fare il suo primo trasferimento internazionale nel nostro paese. Allora l’avvocato lavorò per convincere il presidente dell’Internacional Asmouz a lasciar andare Falcao, la cosa non fu semplice, perchè il talento brasiliano era l’idolo dei tifosi e fu complicato farne accettare la partenza, ma con il lavoro e la determinazione dell’avvocato il trasferimento andò in porto.

Cristoforo Colombo Miller

Il lavoro alla Roma

Quando Falcao arrivò a Roma, l’avvocato Cristoforo Colombo si rese subito conto della complessità nel gestire un calciatore così importante, dovute alle forti pressioni che una città come Roma metteva. Allora l’avvocato decise di passare molto tempo con il calciatore nella capitale, che nel frattempo dimostrò a tutto il calcio italiano il suo livello di fuoriclasse, trascinando i giallorossi alla vittoria dello scudetto e alla finale di coppa dei campioni.

Diventando uno dei giocatori più forti del campionato. Altre società provarono ad acquistare Falcao, tra queste l’Inter, che attraverso il lavoro dell’allora direttore Sandro Mazzola ci andò molto vicino. Ed è in queste trattative, tra richiesta dei giallorossi di rinnovare il contratto e altre squadre di acquistare il calciatore, che il lavoro dell’avvocato Cristoforo Colombo Miller diventò fondamentale per la carriera di Falcao in Italia.

Scontro tra Roma e Inter

Cristoforo Colombo Miller

Nelle trattative per il rinnovo di Falcao l’avvocato ebbe grandi pressioni, ma non si fece mai influenzare da nessuno, perchè il suo lavoro era quello di far avere al calciatore le condizioni migliori. L’Inter del presidente Fraizzoli cercò in tutti modi di comprarlo e riuscì anche ad avere una sorta di contratto scritto dal calciatore. In quel momento si intrecciarono le sorti del calciatore, del suo avvocato e della politica italiana. Infatti viste le difficoltà al rinnovo, il presidente giallorosso Viola ne parlò con l’onorevole Evangelisti, tifoso romanista, il quale fece intervenire l’onorevole Giulio Andreotti, altro grande tifoso per parlare con l’avvocato Cristoforo Colombo.

L’avvocato venne convocato nello studio del famoso politico, il quale gli chiese quale fosse la cifra che il calciatore voleva per restare alla Roma. L’avvocato fece le sue richieste e ricevette l’ok da parte dell’onorevole Andreotti. Da li a qualche giorno verrà comunicato il rinnovo del contratto di Falcao con grande gioia dei tifosi romanisti e dello stesso calciatore, che riuscì ad avere per merito dell’avv. Cristoforo Colombo il contratto più importante al mondo in quel periodo.

Contratto che diventerà il riferimento per le future contrattazioni negli anni successivi, riguardo altri fuoriclasse che arrivarono nel  campionato italiano rendendolo il più importante al mondo, da Zico a Maradona, da Platini a Passarella e tanti altri. In riferimento all’intervento dell’onorevole Andreotti ci fu una frase dell’avv. Cristoforo Colombo che diventò celebre in quel periodo:

“Ad Andreotti puoi dire no la prima volta, la seconda, ma alla terza…”

Rapporti con la Roma

Quando divenne presidente della Roma, Franco Sensi, questi chiese all’avvocato Cristoforo Colombo di seguire gli interessi della Roma in America Latina, visto il grande lavoro che fece ai tempi di Falcao. L’avvocato fu decisivo nell’acquisto del brasiliano Emerson dal Bayer Leverkusen e di altre operazioni di calciatori brasiliani che dovettero lasciare il club giallorosso. Con il presidente Sensi si creò una amicizia, tanto che questi voleva comprare un club in Brasile e chiese all’avvocato Cristoforo Colombo di fare il CEO. Però l’avvocato non accettò perche il suo impegno professionale nello studio legale a San Paolo era diventato molto impegnativo e allora il presidente Sensi rinunciò all’idea.

Oggi

Da quel momento l’avv. Cristoforo Colombo Miller si dedicò totalmente all’attività legale e lasciò a suo figlio Cristiano il compito di seguire quella nel calcio, compresa quella di assistere Paulo Roberto Falcao nella sua attività da allenatore.

Se oggi tanti agenti fanno guadagnare cifre importanti ai loro assistiti, lo devono anche a lui, perchè in un lontano 1983 fece firmare a un suo assistito, il più grande contratto del momento e che cambiò il modo di fare le contrattazioni con le società.

 

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