Il calcio femminile italiano si rinnova: arriva la Serie A Women con nuovo format e identità internazionale

A cura di Marta Elena Casanova

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Il calcio femminile in Italia è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. A partire dalla prossima stagione, la Serie A femminile subirà una profonda trasformazione che non riguarderà solo il formato del campionato, ma anche il nome e l’identità visiva. Una svolta voluta dalla FIGC per rafforzare il posizionamento del movimento a livello nazionale e internazionale, aumentando visibilità, appeal e coinvolgimento di pubblico e sponsor.

Serie A Women: il nuovo nome per un calcio più globale

A partire dalla stagione 2025/2026, la massima divisione del calcio femminile italiano si chiamerà ufficialmente Serie A Women. Il rebranding è stato annunciato in occasione dell’evento “Frecciarossa Game On – Women in Sport” tenutosi a Roma, dove sono state celebrate le protagoniste del campionato in corso. Il nuovo nome e logo rappresentano un passo deciso verso l’internazionalizzazione e la valorizzazione di un movimento in costante crescita.

Secondo quanto dichiarato dalla FIGC, la nuova identità mira a superare gli stereotipi che spesso accompagnano le discipline sportive femminili, offrendo una narrazione più autentica e potente. Grinta, passione e determinazione sono i valori che il marchio Serie A Women vuole trasmettere, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni e a un pubblico globale sempre più interessato al calcio femminile.

Cambia il Format: più squadre e ritorno al girone unico

Una delle novità più rilevanti riguarda il nuovo format del campionato, che torna al classico girone unico. Dopo tre stagioni con la doppia fase, si passerà a un sistema più lineare e competitivo, allineato ai principali campionati europei come quelli di Inghilterra e Spagna.

Il campionato vedrà l’ingresso di 12 squadre (rispetto alle 10 attuali), grazie alle promozioni già confermate di Ternana e Parma, e allo spareggio tra Bologna e Genoa per l’ultimo posto disponibile. Ogni squadra affronterà le altre in match di andata e ritorno, per un totale di 22 giornate. Una struttura che renderà la stagione più chiara per tifosi e media, aumentando l’interesse e l’impatto commerciale.

Tecnologia e innovazione: arriva il Var a chiamata

Tra le novità più discusse c’è l’ipotesi di introdurre il Var a chiamata, una tecnologia che potrebbe debuttare proprio nella Serie A Women e nella Serie C maschile. Questo sistema permetterebbe alle squadre di richiedere l’intervento del Var in determinate situazioni, un po’ come avviene in altri sport come il tennis (challenge) o il football americano.

La presidente della Divisione Calcio Femminile, Federica Cappelletti, ha confermato che si attende il via libera ufficiale da parte delle autorità competenti, ma ha sottolineato come questa sia una delle tante innovazioni pensate per migliorare la qualità del gioco e l’equità nelle decisioni arbitrali.

Un futuro più competitivo e internazionale

Con l’arrivo della Serie A Women, il calcio femminile italiano punta a colmare il gap con i campionati più avanzati d’Europa, sia in termini tecnici che commerciali. Negli ultimi anni, la crescita del livello medio delle giocatrici, l’arrivo di talenti stranieri e l’attenzione dei media hanno già contribuito a rendere la competizione più avvincente. Tuttavia, per fare il salto di qualità definitivo, è necessario continuare a investire in visibilità, strutture e formazione.

Il rebranding e il nuovo format rappresentano passi concreti in questa direzione. L’obiettivo è chiaro: fare della Serie A Women un campionato di riferimento, capace di attrarre sponsor, pubblico e grandi campionesse da tutto il mondo.

A cura di Marta Elena Casanova

 

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