I Campionati di Stato, anche se molto criticati, principalmente per aver occupato un certo periodo di tempo nel calendario annuale del calcio brasiliano, sono ciò che segna l’inizio della nostra stagione, mostrando quali sono le forze potenziali dell’anno e chi può sorprendere. Per le grandi è un periodo importante per aggiustare la squadra, per le piccole è una delle poche occasioni per dimostrare il proprio valore al grande pubblico.
Indice
Palmeiras-Água Santa
Da un lato il Palmeiras, l’attuale campione brasiliano, una squadra fredda, concisa e assassina, dall’altro l’Água Santa, un club meno conosciuto, ma che ha mostrato nel Paulistão 2023 un calcio efficiente che ha rotto tutte, o quasi, le difficoltà che ha incontrato lungo il cammino.
Il cammino del Palmeiras verso la finale
Il Palmeiras ha raggiunto la finale dopo una grande campagna nella fase a gironi, in 12 partite, vinte 8 e pareggiate 4, finendo come la migliore campagna. Nei quarti di finale hanno affrontato il São Bernardo, che ha disputato la seconda miglior stagione nel Paulistão, in una partita complicata sono riusciti ad avanzare con un bel colpo di testa di Rony. La semifinale è stata contro l’Ituano, che aveva squalificato l’arcirivale Corinthians, è stata un’altra partita difficile per il Palmeiras, che su calcio d’angolo dopo il pallone colpito è rimbalzato in area e Murilo segna il gol che ha accreditato il Palmeiras a giocare la finale.
Percorso Água Santa verso la finale.
Água Santa ha disputato un ottimo campionato anche nella fase preliminare, classificandosi seconda nel girone con gli stessi 23 punti del San Paolo, in tutto in 12 partite ci sono state 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, il miglior piazzamento nella storia del Nettuno. Nei quarti di finale ha affrontato lo storico San Paolo, dopo una partita tesa terminata 0-0, la squadra di Diadema si è qualificata ai rigori.
Già in semifinale hanno affrontato la buona squadra del Red Bull Bragantino, passata in vantaggio al 7′ con un gol di tacco dell’attaccante Alerrandro, la squadra del Bragança è stata migliore nel gioco. Al 5′ della ripresa, l’esterno Lucas Tocantins ruba palla dopo un errore omerico del portiere Cleiton e la spinge in fondo alla rete. La partita si decide ai rigori, dove ancora una volta la freddezza e l’efficacia di Nettuno fanno la differenza.
Finale, andata
Il primo capitolo della finale del Paulistão è stato scritto all’Arena Barueri il 04/02/2023, nonostante tutti abbiano indicato il Palmeiras come il grande favorito, è stata Água Santa a prendere in mano la partita. Il primo tempo è stato avanti e indietro, come al solito il Palmeiras ha iniziato imponendo il proprio gioco, ma non è riuscito ad aprire le marcature a causa di Ygor Vinhas, il portiere del Nettuno ha realizzato almeno due ottime difese nel 1° tempo, il che ha permesso all’Água Santa di adattarsi e sfruttare gli errori individuali e collettivi del verdão, che non sembrava avere una buona giornata.
Al 42′ del primo tempo Zé Rafael prova a dribblare in mezzo, perde palla a Lucas Tocantins che fa un buon passaggio a Bruno Mezenga che esce in faccia a Weverton, l’attaccante conclude ma Marcos Rocha riesce a pressare al momento giusto. Corner per Água, bel tiro di Luan Dias, Bruno Mezenga va più in alto dello sceriffo Gomez e di testa in corner, senza occasioni per Weverton.
Il primo tempo si chiude con Nettuno più incisivo, il 2° tempo si apre con il Palmeiras più raccordato, l’ingresso di Endrick al posto di Breno Lopes sembrava aver migliorato la dinamica dell’attacco alviverde, al 7′ dopo un calcio d’angolo battuto da Veiga, Zé Rafael devia ed Endrick completa in fondo alla porta.
Sembrava che il gol stesse per cambiare l’aria di Verdão, invece è successo il contrario, Nettuno non si è scosso e ha ripreso a prendere in mano la partita, soprattutto perché è riuscito a sfruttare l’atipica disorganizzazione e i difetti del Palmeiras che, se non fosse stato per Weverton avrebbe preso più gol. Il gol della vittoria arriva ancora sui piedi di Bruno Mezenga, che dopo l’errore di passaggio di Marcos Rocha riceve palla in area conquistata su corsa di Gomez e mette in rete con precisione. 2-1 per l’agguerrita Água Santa, vittoria storica e meritata, di una squadra che fino al 2013 non era stata professionistica e che ha giocato il suo primo Paulistão solo nel 2016.
Finale, ritorno
Della seconda partita della finale del San Paolo si è parlato per quasi tutta la settimana che l’ha preceduta, il verdão e il Neptuno hanno lavorato e si sono concentrati il più possibile per la decisione, il Palmeiras ha addirittura esordito in Libertadores contro Bolivar a La Paz davanti di quota 3.600 metri con la squadra di riserva, l’unico della squadra principale che ha giocato è stato Gabriel Menino. Per ravvivare ancora di più la disputa, Abel Ferreira, allenatore del Palmeiras dopo la sconfitta nella prima partita, ha detto: “inverti o passa un grande imbarazzo”.
Il Palmeiras ha iniziato la controversa decisione all’Allianz Parque nel modo in cui ci si aspetterebbe dalla squadra di Abel Ferreira, che stava giocando l’undicesima finale per il Verdão, impetuoso, togliendo tutto lo spazio che Água Santa stava cercando di guadagnare e attaccando costantemente gli spazi rimasti all’avversario, anche così, si è notato che Água non è andato all’Allianz con il regolamento sotto il braccio, e per cercare di stroncare sul nascere l’imposizione del gioco alviverde, fin dall’inizio hanno provato a segnare in alto, ma questa volta Verdão è stato più attento e non ha sbagliato passaggi come nella prima partita.
La marcatura in pressione di Nettuno ha permesso al Palmeiras di effettuare buoni lanci per innescare i propri esterni Rony e Dudu, il “baixola/piccolo” era in un pomeriggio ispirato, dopo 3 minuti ha fatto una bella azione sulla destra, cross per Murilo che ha concluso fuori, il Palmeiras voleva comunque il gol, dopo una punizione di Marcos Rocha, Dudu calcia a traverso, Ygor Vinhas difende, la palla va a Rony che innesca Murilo, che conclude per un’altra bella parata del portiere Vinhas.
Subito dopo intensi arrivi da Verdão, Nettuno ha risposto con un bellissimo calcio laterale di Gabriel Inocêncio, che lo ha preso da fuori area nella vena della palla, il bel tiro aveva la giusta destinazione, ma Weverton ha fatto una difesa miracolosa, molto importante per Palmeiras rimanere forti e cercare la strada verso gli obiettivi. Endrick sembrava molto a suo agio nel gioco, uscendo dall’area per prendere la palla, in uno di quei minuti 13 ha dribblato Thiaguinho, ha provato a lanciare la palla sopra Marcondes che lo ha fermato con un fallo.
Grabriel Menino si aggiusta con affetto e calcia forte, la palla non prende altezza, colpisce la barriera e torna dolcemente su di lui, che ora sì, colpisce un bellissimo tiro di prima volta nell’angolo destro di Ygor Vinhas, 1-0 per Verdão. Da quel momento, infatti, il Palmeiras prende in mano la partita.
La squadra di via Palestra Itália ha continuato a scambiarsi ottimi passaggi e a cercare di sfondare la difesa del club di Diadema, fino a quando al 26′ del 1° tempo Dudu ha preso palla sulla destra come se non volesse niente, ha aspettato per il difensore a venire e fa uno sconcertante e meraviglioso palleggio di tacco, che permette di guadagnare spazio per un gran cross che va alla testa di Gabriel Menino, che come un pesce, a testa bassa come vuole il costume, si prende qualsiasi chance del portiere Vinhas. 2° gol del Palmeiras, 2° di Menino in partita e 4° del bravo centrocampista in due finali consecutive.
Menino va euforico a festeggiare tra le braccia della folla.
Nettuno ha provato a reagire ma non sembrava riuscire a trovare la forza per sfondare le linee alviverde, il Palmeiras è rimasto calmo, scambiando buoni passaggi in mezzo e facendo arrivare la palla sulle fasce fino a trovare spazi per l’infiltrazione, cosa che è avvenuta al 33′, dopo un bel scambio di passaggi, Gabriel Menino vede Rony proiettarsi in area, fa un bel passaggio all’attaccante veloce, che domina e calcia a traverso per un’altra buona difesa di Vinhas, che non può nulla quando arriva la respinta per il giovane ragazzo Endrick, che era molto ben posizionato e completo per fare il 3° del Palmeiras.
La folla canta e applaude e la squadra alviverde continua a proiettarsi alla ricerca di altri gol, il nome della partita, Gabriel Menino, prima della fine del primo tempo ha richiesto ancora altre due belle parate del portiere Vinhas con due tiri da fuori area.
il 2° tempo inizia più tiepido da parte del Palmeiras, che con calma scambia palla in campo fino a raggiungere l’area di Nettuno, mentre la squadra di Diadema cerca di rubare palla e puntare a scartare il marcatore, ma non ci riesce, e la partita ha iniziato a scaldarsi, ma non per il calcio giocato, bensì per gli input più forti dei giocatori di entrambe le squadre.
Il Palmeiras ha continuato a dettare il ritmo del gioco e a creare occasioni, fino a quando al 27′ del 2° tempo Kady ha perso palla al centro e ha permesso un contropiede guidato dall’argentino Flaco López, che ha trovato Rony sulla sinistra, che ha condotto un po’ di più e ha restituito palla alla promessa argentina, che domina, libera due difensori e calcia a ridosso del campo per consacrare la vittoria e far impazzire i tifosi dell’Alviverde, che subito dopo iniziano a gridare “campione, campione”, 4-0 Palmeiras.
La partita volge al termine e il Palmeiras vince il suo 25esimo titolo Paulista, arrivato sotto forma di un secondo campionato, cosa che non accadeva dal 1993-1994, quando il Verdão fu due volte campione con una squadra magica che aveva stelle come Roberto Carlos, César Sampaio, Zinho, Mazinho ed Evair.
La finale di questo Paulistão ha incoronato, con la corona di Re Pelé, la squadra più forte del campionato, che non ha avuto vita facile con il modesto Água Santa, che ha fatto la storia ottenendo un vice campionato alla sua 3a partecipazione all’élite Paulista .
Scritto da João Felipe Miller.
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