Paulistão 2024, Palmeiras Tricampione

Il Paulistão 2024 è stato deciso domenica scorsa tra Palmeiras e Santos. Il team della baixada aveva ottenuto una grande vittoria per la minima differenza nel primo incontro, ma il Palmeiras, ancora una volta con la testa fredda e il cuore caldo, è andato alla ricerca del risultato e dopo una partita emozionante, degna di una finale del campionato statale più tradizionale del Brasile, il Palmeiras si è laureato Tricampione Paulista dopo 90 anni e ha ulteriormente consolidato la sua terza Academia de Futebol.

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Paulistão dei Finalisti

Santos

Dopo la retrocessione in seconda divisione del Brasileirão alla fine della stagione, il Peixão ha perso pezzi importanti come ad esempio Soteldo e Marcos Leonardo, ma si è mosso molto bene nella finestra di trasferimenti e scommettendo principalmente su giocatori più esperti è riuscito a formare una squadra di qualità e molto competitiva, soprattutto grazie al comando di Fábio Carille.

Il Paulistão di quest’anno per il club di Vila Belmiro è stato diverso e molto lontano da quanto il Santos ha presentato nelle ultime edizioni, ne è prova i 25 punti ottenuti e il 2º posto generale, dietro solo al suo aguzzino Palmeiras. Questo è stato il punteggio più alto del Santos dall’attuale sistema di disputa.

Il Peixão ha iniziato bene il campionato e si è sviluppato e migliorato durante la competizione e ha trovato uno stile di gioco solido e pezzi fondamentali per il suo funzionamento, come João Paulo, Joaquim e Gil, João Schmidt e Diego Pituca, Guilherme e Otero.

Classificandosi al primo posto nel girone, il Santos ha giocato i quarti di finale contro la modesta Portuguesa, che non si è intimidita e ha disputato una partita durissima, ma il Peixe si è qualificato ai rigori dopo l’1-1.

Nella semifinale ha incontrato il giovane e acclamato Bragantino, che ha dominato le azioni del gioco ma non è riuscito a essere efficace come il team della baixada, che ha vinto per 3-1 con gol di Joaquim, Guilherme e Giuliano.

Anche se non era considerato un candidato al titolo, il Santos ha dimostrato il suo valore e con una bella campagna è arrivato in finale in piena condizione di trionfo, mostrando che una squadra delle sue dimensioni non può guardare in basso e deve sempre rimanere salda.

Palmeiras

Il Verdão per il terzo anno consecutivo ha fatto la migliore campagna del Paulistão, questa volta sono stati 28 punti, con 8 vittorie e 4 pareggi.

La squadra del leggendario Abel Ferreira ha avuto rinforzi mirati per questo inizio di stagione, come Caio Paulista che non è ancora riuscito a mostrare il calcio giocato al São Paulo, Bruno Rodrigues che nel suo secondo gioco con la maglia alviverde ha subito un grave infortunio e il centrocampista argentino Aníbal Moreno, che si è adattato perfettamente al sistema del team della Barra Funda, che cercava qualcuno di molto energico in quella posizione, dopo la partenza di Danilo per il Nottingham Forest.

Il Palmeiras ha iniziato bene il campionato e ha mantenuto una costanza, aggiustando la squadra qua e là in cerca di miglioramento, che è venuto sia a livello di squadra che individualmente per alcuni giocatori, come il polivalente Mayke, che domina il lato destro verde, sia come punta centrale argentina Flaco López, che dopo una stagione 2023 deludente e senza molte opportunità è esploso ed è stato il capocannoniere della competizione con dieci gol.

Ai quarti il Palmeiras ha affrontato la combattiva Ponte Preta che già dalla metà del campionato non poteva contare sul suo giocatore principale, Felipinho, che si era trasferito all’Athletico Paranaense, in questa partita la Ponte ha cercato di giocare alla pari, ma ha capito che non sarebbe stato possibile, dopo tutto il Verdão era in grande forma, e con tanto di Hat-Trick di Flaco López il Palestra ha vinto per 5-1 e ha passato alle semifinali.

Le semifinali sono state una partita durissima contro il Novorizontino, che possiamo dire essere la rivelazione di questo Paulistão, la squadra dell’entroterra guidata da Eduardo Baptista ha fatto un campionato molto solido e non ha perso contro nessuna delle grandi, eliminando anche il São Paulo ai quarti dopo un pareggio molto combattuto e garantendo un posto in semifinale nella decisione ai rigori.

In questa partita la squadra dell’entroterra è riuscita a eguagliare la forza e la versatilità del Verdão e entrambe le squadre hanno avuto la possibilità di segnare gol, se non fosse stata per la bella prestazione di entrambi i portieri, alla fine il prodigio Endrick che aveva appena tornato dalla Nazionale Brasiliana, dove ha segnato un gol contro la Spagna e uno contro l’Inghilterra, ha mantenuto la forma e ha siglato la vittoria e la qualificazione alviverde, con tanto di una delle celebrazioni più epiche di questo Paulistão, dove Endrick prende il tappeto con il simbolo del Palmeiras sullo sfondo del campo e lo indossa come se fosse un mantello.

Prima Partita: Santos 1-0 Palmeiras

La prima partita della finale si è svolta domenica di Pasqua alle 18:00 al Vila Belmiro, che era affollata di tifosi del Santos che sostenevano il Peixão verso il titolo Paulista, che, conveniamoci, sarebbe stato di estrema importanza data la situazione attuale del club. Con la forza dei tifosi accoppiata alla grinta e alla determinazione tattica dei giocatori, il Santos ha fatto una partita quasi perfetta.

Se guardiamo le statistiche, entrambe le squadre hanno giocato partite equivalenti, anche il Palmeiras ha avuto molto più possesso palla, ma era il Santos che arrivava con più pericolo ed efficacia, soprattutto sui lati del campo, con Guilherme che infastidiva sul lato sinistro e Otero su quello destro e tagliando verso il centro.

Già al 5º minuto del primo tempo, Endrick trova una bella palla per il cannoniere del Paulistão Flaco López, che esce solo davanti a João Paulo ma spreca l’occasione per aprire il punteggio, da lì il Santos domina interamente il gioco, soprattutto nel primo tempo e all’inizio del secondo, quando arriva il gol del Peixe.

Al 3º minuto del secondo tempo, Guilherme fa una bella azione sulla sinistra, dribbla la difesa del Palmeiras e arrivato sul fondo fa un cross perfetto per Otero, che stava arrivando da solo sul secondo palo, il piccolo mira la palla e colpisce di testa inesorabile senza possibilità per Weverton, 1-0 Peixe.

Dopo il gol, naturalmente il Palmeiras ha cercato di prendere più iniziative, ha tenuto più palla ma ha peccato in efficacia, sia negli ultimi tocchi che nelle conclusioni, oltre ad aprire spazi per vari contropiedi del Santos, che non ha aumentato il punteggio a causa della serata ispirata di Weverton.

È stata una bella prima partita di finale e che ha dimostrato che il Santos aveva il potere di tenere il Palmeiras e non solo, giocare meglio del campione attuale Paulista e Brasileiro.

Foto: Raul Baretta/Santos

Seconda Partita: Palmeiras 2-0 Santos

Nella settimana che ha preceduto la partita a San Paolo si parlava solo della finalissima, nei media c’erano tutti i tipi di pronostici e commenti e per i tifosi di entrambe le squadre era la sensazione che la domenica non arrivasse mai. Il Santos ha avuto tutta la settimana per lavorare e dedicarsi alla seconda partita per mantenere il suo vantaggio, mentre il Palmeiras ha avuto un impegno per la Libertadores in Argentina contro il San Lorenzo, ma con l’obiettivo di giocare la finalissima del Paulistão è entrato in campo con la squadra completamente riserva e ha ottenuto un pareggio per 1-1.

Il tanto atteso giorno è arrivato e l’Allianz Parque era magnifico, uno spettacolo vero e proprio fatto dai tifosi del Palmeiras, soprattutto dal mosaico fatto per omaggiare il leggendario tecnico Abel Ferreira, che era a solo un titolo di diventare il tecnico con più titoli conquistati dal Palmeiras accanto a Oswaldo Brandão (10). Il mosaico realizzato per Abel ha omaggiato principalmente il suo paese d’origine, dove il tecnico è stato rappresentato come il capitano di una caravella e man mano che la caravella si muoveva apparivano le coppe dei campionati vinti dal tecnico con la maglia alviverde. Abel si è sentito omaggiato in modo tale da piangere dopo l’inno nazionale brasiliano.

Foto: Fabio Menotti/Palmeiras/by Cannon

Raphael Claus quindi fischia e dà inizio alla decisione del Paulistão 2024.

Il campione in carica è entrato in campo con Weverton; Mayke, Gustavo Gómez (Luan), Murilo e Piquerez; Aníbal Moreno, Zé Rafael (Richard Ríos) e Raphael Veiga; Endrick (Marcos Rocha), Lázaro (Luis Guilherme) e Flaco López (Rony).

Già il Santos di Carille è entrato nel tradizionale 4-2-3-1 dell’allenatore con: João Paulo, Aderlan (JP Chermont), Joaquim, Gil e Felipe Jonatan (Hayner); João Schmidt e Pituca (Weslley Patati); Otero (Pedrinho), Giuliano e Guilherme e Morelos (Furch) comandando l’attacco.

La partita è iniziata con il Palmeiras che prende l’iniziativa e cerca le giocate, ma è stato il Santos a creare la prima grande occasione del gioco, dopo il lancio del Verdão Joaquim allontana di testa e la palla cade ai piedi di Giuliano, che con un tocco serve immediatamente Morelos, l’attaccante controlla la palla e la apre per Guilherme, che vince il fondo dalla sinistra e crossa all’entrata dell’area per Otero, che scatta da solo, il piccolo punta la palla e colpisce di potenza, ma la difesa palmeirense blocca, la palla si presenta quindi a Pituca, il centrocampista abile controlla per la gamba sinistra e tira con cura verso l’angolo, era quasi un’opera d’arte, se non fosse stato per la difesa spettacolare di Weverton che si è allungato tutto.

Dopo questa paura il Palmeiras è riuscito a controllare meglio la palla e ha effettuato una buona marcatura, soprattutto al centro con l’intensità di Aníbal Moreno, l’argentino sembrava essere ovunque in campo, oltre a ciò il verdão ha iniziato a scommettere molto sulle giocate sulle fasce, sulle sovrapposizioni e sugli incroci tra Piquerez e Lázaro sulla sinistra e Mayke e Endrick sulla destra.

È stato in una di queste che il Verdão ha quasi aperto il punteggio, dopo una buona azione di Lázaro, Piquerez arriva con autorità al fondo e crossa per il secondo palo, Flaco López schiaccia per Veiga in mezzo all’area, il centrocampista vedendo che non avrebbe potuto tirare passa a Mayke che stava arrivando da dietro, subito il laterale manda un tiro micidiale verso la palla senza possibilità per João Paulo, ma il difensore esperto Gil salva di testa sulla linea di porta.

Il Palmeiras continuava a cercare e Endrick sembrava essere molto motivato, il ragazzo non smetteva di cercare spazi nella difesa del Santos, fino a quando al 25º minuto Weverton esegue rapidamente un calcio d’inizio con maestria lungo il percorso che seguiva Endrick, all’inizio sembrava che Felipe Jonatan e João Paulo avrebbero potuto controllare il pallone per il Peixe, ma il determinato e astuto ragazzo si approfitta dell’incertezza dei giocatori del Peixe, si infila come una freccia tra i due e viene spostato da João Paulo, Claus manda il gioco avanti, ma il VAR raccomanda la revisione, al controllo della situazione l’arbitro ripensa alla sua decisione e assegna il calcio di rigore al Palestra.

Endrick tiene prontamente la palla sotto le braccia e si posiziona sul dischetto, tutto indicava che il prodigio avrebbe calciato il rigore e avrebbe cercato di segnare il gol nella sua ultima finale per il Palmeiras prima di passare al Real Madrid, ma il rigorista ufficiale Raphael Veiga riceve il pallone da Endrick, lo posiziona con cura prende la distanza e come al solito calcia forte in mezzo alla porta, senza possibilità per João Paulo che si era già spostato, 1-0 Palmeiras verso il tricampionato Paulista.

Foto: FAbio Menotti/Palmeiras/by Cannon

I tifosi si sono entusiasmati troppo con il gol e non hanno smesso di cantare, la squadra ha sentito l’energia e ha continuato ad attaccare con tutte le sue forze per aumentare il punteggio e distruggere il vantaggio che il Santos aveva conquistato nel primo gioco. In quel momento è iniziato lo show di Endrick, che ha iniziato a giocare in modo un po’ diverso da quanto siamo abituati, mostrando questa volta la visione di gioco e la qualità dei passaggi, ogni volta che arrivava la palla a lui veniva prontamente servita a un compagno di squadra ben posizionato.

Un esempio di questo è stata la bella azione che ha quasi portato a un gol di Lázaro al minuto 35. Flaco López riceve un lancio all’ingresso dell’area e appoggia di testa per Endrick sulla destra, il ragazzo taglia verso l’interno e sembrava che avrebbe provato il suo solito tiro di sinistra, ma osserva il sovrapporsi di Mayke alle sue spalle verso il fondo e fa un tocco magistrale per il terzino, che riceve il pallone e crossa rasoterra in area, dove Lázaro stava correndo dentro, non appena il pallone arriva al punta lui rapidamente tenta un colpo di tacco, ma prende di striscio la palla prima che esca, Flaco cerca ancora di spingerlo in rete con un tuffo ma non arriva in tempo.

Il primo tempo è stato tutto del verdão, soprattutto perché è riuscito a annullare le armi più forti del Santos, Mayke e Gustavo Gómez sulla destra stavano riuscendo a bloccare con maestria le insinuazioni del veloce e abile Guilherme, mentre Piquerez, diversamente dal primo gioco, riusciva a annullare Otero e la sua fluttuazione e anche la partita spettacolare di Aníbal Moreno, che oltre a non smettere mai di marcare e pressare in ogni momento cercava di trovare spazi nell’area del Santos nei momenti d’attacco.

Ancora alla fine del primo tempo il Verdão ha avuto un’altra buona occasione per ampliare il punteggio, dopo un calcio d’angolo battuto corto da Veiga, Piquerez controlla il pallone e trova Endrick in posizione centrale all’ingresso dell’area, il ragazzo riceve il pallone e fa un tocco perfetto per Aníbal sul secondo palo, l’argentino cerca di controllare e tirare ma la difesa allontana, il pallone arriva a Piquerez che tira una bomba di sinistra, ma João Paulo con una velocità incredibile e riflessi acuti salta vicino al palo per difendere la porta alvinegra. Che primo tempo del Palmeiras.

Il secondo tempo inizia con il Santos che cerca di trovare spazi per attaccare e al 4º minuto ha una buona occasione su calcio di punizione da lontano. Otero, specialista in questo tipo di situazioni, posiziona la palla, corre e scaglia il suo solito proiettile. La palla sale e scende rapidamente con violenza, toccando il terreno prima di arrivare in porta, ma Weverton era molto attento e fa una bella parata.

Quasi nell’azione successiva, il Santos approfitta di un errore del Palmeiras in attacco e organizza un classico contropiede. Aderlan trova Morelos a centrocampo, l’attaccante passa prontamente il pallone a Pituca, che si trova di fronte all’azione. Anticipando il movimento di Guilherme, il capitano del Santos porta la palla e effettua un preciso lancio per il talentuoso esterno, che invade l’area dalla sinistra e calcia, Weverton esce bene dal goal e opera un altro miracolo per evitare il pareggio del Santos.

Il Palmeiras continua a mantenere il possesso del pallone e cerca di impostare il gioco, ma il Santos entra nel secondo tempo con un ritmo molto alto, sfruttando tutte le opportunità per attaccare il Palmeiras con molta determinazione e velocità. Al minuto 12 Aderlan trova Morelos all’ingresso dell’area sulla sinistra con un bel lancio, l’attaccante controlla il pallone e passa a Giuliano in mezzo all’area, il centrocampista esperto serve il capitano Pituca che serve Otero, il cui tiro viene respinto dalla difesa avversaria ma si offre di nuovo al venezuelano, che questa volta calcia in direzione del goal, ma Mayke con tutto il suo vigore e determinazione corre sulla linea e impedisce il goal del Santos.

Il Palmeiras si riprende e blocca l’impeto del Santos, con Richard Ríos che era entrato al posto di Zé Rafael all’intervallo diventando una pedina importante per lo sviluppo del gioco, insieme a un’altra giovane promessa del vivaio, Luis Guilherme, subentrato a Lázaro e che dà più profondità alla squadra sulla sinistra.

Già al suo primo intervento nel gioco, riceve un pallone da Piquerez all’ingresso dell’area sul lato sinistro, dribbla la difesa del Santos, arriva sul fondo e crossa rasoterra in mezzo all’area, la palla viene prontamente respinta dalla difesa del Santos, ma si presenta a Endrick libero, il giovane talento scaglia un tiro che finisce nella rete esterna, ingannando parte dei tifosi che festeggiano come se fosse goal.

Il Palmeiras, nuovamente compatto e dominante, inizia ad attaccare con maggiore efficacia e a pressare molto il Santos. In una di queste occasioni, Endrick ruba il pallone con grande sforzo a centrocampo, che viene poi invertito per Piquerez sulla sinistra. Il laterale uruguaiano, instancabile, porta il pallone verso il fondo e, quando sembra che stia per crossare, fa un bel taglio all’indietro per Otero, che si getta ma esce dal gioco. Piquerez quindi mette un ottimo cross di destro sul secondo palo, Flaco salta più in alto di tutti e mette di testa per l’arrivo di Aníbal, che arriva libero di testa per finalizzare con forza. Che goal, 2×0 Palestra.

Foto: Fabio Menotti/Palmeiras/by Cannon

Di fronte alla situazione e vedendo la propria vantaggia svanire, il Santos non si arrende e cerca di attaccare il Palmeiras in tutti i modi, ma il Palmeiras, molto solido, non concede spazi. Ancora alla fine della partita il Verdão riesce in un ottimo contropiede guidato da Luis Guilherme sulla sinistra, Mayke segue l’azione e riceve da solo, ma il suo tiro viene parato da João Paulo, ma la partita non è ancora finita.

Già nei tempi di recupero, il Santos calcia una punizione rasoterra dall’area sul secondo palo, Gil, conosciuto per essere una minaccia aerea, salta in alto per il colpo di testa, ma all’ultimo momento gira la testa, un movimento che fa cambiare direzione alla palla e la fa andare direttamente fuori. In quel momento i cuori degli appassionati del Santos e del Palmeiras si sono fermati.

In un altro contropiede c’è stata la possibilità di ampliare l’attacco, ma il bel tiro da fuori area di Rony passa molto vicino al traversone. Nell’azione successiva Mayke, pronto a segnare, viene contrastato e l’arbitro fischia la fine della partita. Il Palmeiras è tricampione Paulista, che squadra, esempio di rettitudine, allenamento, dedizione e sinergia, il 10º titolo sotto la guida del portoghese Abel Ferreira.

Una finale degna del Paulistão e del Clássico da Saudade, il Santos con tutte le sue difficoltà si è equiparato al potente Palmeiras, che ancora una volta non si è scosso nei momenti di incertezza e con testa fredda e cuore caldo conquista un altro titolo Paulista.

Tricampione Paulista.

Il titolo vinto dal Palestra ha avuto vari momenti salienti, come non parlare dell’ultima finale del talento Endrick prima di trasferirsi al Real Madrid o del 10º titolo di Abel Ferreira alla guida del Palmeiras, senza dimenticare il storico tricampionato che non si vedeva da esatti 90 anni, dall’ultima vittoria nel Paulistão del 1934, quando si chiamava ancora Palestra Itália.

È un fatto che ancora una volta il Palmeiras ha dimostrato al mondo di essere una squadra inarrestabile, per la terza volta consecutiva ha ribaltato il punteggio nella finale del Paulistão davanti ai suoi tifosi, con la particolarità che in tutte e tre le occasioni ha perso la sua imbattibilità nella prima partita delle finali, oltre ad aver fatto la migliore campagna anche in tutti e tre i campionati. Che coincidenz, o sarà fortuna, per me sicuramente no, ma il riflesso di un lavoro fertile e duraturo, che per tutti i tifosi del Palmeiras dovrebbe durare per sempre.

Foto: Fabio Menotti/Palmeiras/by Cannon

 

Scritto da João Felipe Miller

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