Qatar 2022: Marocco rivelazione dei mondiali

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Marocco rivelazione

Il Marocco è senza dubbio la rivelazione del mondiale in Qatar, infatti poche persone all’inizio dei sorteggi, avrebbero pronosticato la squadra allenata da Walid Regraui, come la vera rivelazione del torneo iridato. Per la prima volta nella sua storia è riuscita ad arrivare ai quarti di finale della Coppa del Mondo, stupendo non solamente gli appassionati di calcio di tutto il mondo, ma anche tutti i suoi tifosi.

Inoltre ha consentito ad un continente come quello africano, di ritagliarsi un posto tra le otto nazionali più importanti al mondo, cosa accaduta solamente altre quattro volte. Per il Marocco e per la sua gente questo è un motivo di grande orgoglio, basta vedere le scene di festa che si sono svolte in tutte le parti del mondo, dove la comunità marocchina è presente, per capire l’importanza dell’impresa fatta da Regraui e i suoi ragazzi.

La concentrazione del Marocco in Marocco-Spagna

buono sollevato dai compagni

L’impresa sportiva di ieri sera contro la Spagna, finita ai tiri di rigore, non solo ha mostrato il carattere dei calciatori del Marocco, freddi e concentrati nel momento cruciale dei rigori, ma anche il livello tecnico-tattico di assoluto valore durante tutta la partita. Tenere testa alla Spagna, per tutti i 120 minuti della partita, non è stato cosa da poco, dal momento che era tra le favorite alla vittoria finale.

Infatti la squadra di Luis Henrique nella fase a gironi aveva mostrato un calcio di altissimo livello, fatto di passaggi negli spazi stretti, veloci e precisi, con i suoi talenti in grande spolvero, a partire da Gavi, Pedri e Ferran Torres per arrivare ai calciatori più esperti, in primis Bousquet. Per questi aspetti tecnici il Marocco deve considerarsi la rivelazione del torneo.

La Rosa del Marocco

La squadra marocchina ha messo in vetrina diversi calciatori che sono protagonisti in Europa, iniziando da Hakimi per finire ad Amrabat. Se si analizzano i singoli protagonisti di questa fantastica cavalcata in terra araba, si vede che sono tutti calciatori di medio e alto livello, quindi anche in grado di poter competere con nazionali titolate come quella spagnola.

ziyech con la maglia del marocco

Hakimi è un calciatore cresciuto nel Real Madrid, dove ha giocato in prima squadra, poi è stato un anno all’Inter e successivamente rivenduto al Psg per 70 milioni di euro. Ziyech è esploso nell’Ajax, poi ceduto al Chealsea per 50 milioni e in questi mesi corteggiato dal Milan. Amrabat gioca nella Fiorentina, dopo essere stato acquistato dal Verona per 20 milioni di euro. Mazraoui gioca titolare nel Bayer di Monaco, ha un valore di mercato di circa 40 milioni di euro.

Guardando questi nomi e le loro carriere non ci si può stupire che il Marocco sia la rivelazione di questo mondiale. Questi calciatori non sono inferiori a quelli di nazionali più blasonate, sono abituati a giocare nei campionati più importanti e in club di altissimo livello, giocano sempre per le competizioni più prestigiose.

Perle nascoste

Casomai quello che bisogna fare è iniziare a vedere nazionali, come il Marocco o l’Iran, con occhi diversi e analizzare attentamente quelli che sono i calciatori di queste squadre. Le nazionali di tanti paesi, anche senza vittorie di grande prestigio a livello mondiale, sono composte da ragazzi che si sono fatti strada nel calcio che conta e quando vanno in nazionale, giocano anche per l’onore del loro popolo. In alcuni casi sono popoli soprusi e un risultato in una competizione internazionale gli fa vedere agli occhi del mondo in modo differente e per questo i calciatori danno il 100% e riescono a competere con chiunque.

Quello che si è visto nella partita di ieri da parte dei calciatori marocchini, non solo che alcuni di loro non erano inferiori ai calciatori spagnoli, ma che tutti, compresi quelli meno famosi, avevano una voglia di rivalsa, per dare una gioia al loro popolo, che almeno per una notte si sentisse superiore ai loro vicini spagnoli.

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