Trasferimenti record nel calcio femminile: dai milioni di Kundananji e Girma all’Italia che cresce

A cura di Marta Elena Casanova

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Il calcio femminile ha finalmente imboccato la via del professionismo vero. Non solo a parole, ma anche nei numeri. E il segnale più evidente arriva dal mercato: i trasferimenti record che negli ultimi anni stanno ridisegnando le regole del gioco. Le cifre non sono più simboliche, ma iniziano a prendere le sembianze di importanti  investimenti. E ora anche in Italia qualcosa comincia a muoversi.

Naomi Girma: il primo milione della storia

Il trasferimento più costoso di sempre nel calcio femminile è freschissimo: gennaio 2025, Naomi Girma, difensore centrale della nazionale statunitense, è stata acquistata dal Chelsea dal San Diego Wave per 1,12 milioni di dollari (circa 1,03 milioni di euro). È la prima volta che una cifra del genere viene spesa per una calciatrice, e il segnale è chiaro: il calcio femminile è entrato in una nuova era.

Girma, classe 2000, è considerata uno dei prospetti più completi a livello mondiale. Il Chelsea ha deciso di investire su di lei non solo per le doti difensive, ma anche per l’impatto che può avere a livello mediatico e di leadership. Un investimento sportivo e commerciale, come accade da anni nel calcio maschile.

Racheal Kundananji: la pioniera del boom

Prima di Girma, a detenere il record era  Racheal Kundananji, attaccante zambiana. A febbraio 2024, il Bay FC (nuova franchigia della NWSL) ha acquistato la calciatrice dal Madrid CFF per una cifra base di 735.000 euro, più 75.000 euro in bonus legati alle prestazioni. Totale potenziale: 810.000 euro. Un vero terremoto per il calcio femminile, anche per la provenienza del club: gli Stati Uniti, che si confermano leader nel settore.

Kundananji è giovane, potente e ha uno stile di gioco spettacolare. Il suo trasferimento ha acceso i riflettori sul mercato femminile, mostrando che anche le attaccanti possono valere quanto i colleghi maschi in proporzione al sistema.

Pernille Harder e Keira Walsh: i precedenti europei

Prima del boom americano, erano state Pernille Harder e Keira Walsh a muovere le cifre più importanti. La danese Harder è passata dal Wolfsburg al Chelsea nel 2020 per circa 350.000 euro, mentre la britannica Walsh è stata acquistata dal Barcellona nel 2022 per circa 460.000 euro. Cifre allora da capogiro, che oggi sembrano già superate.

Italia indietro, ma si cresce

E in Italia? Il mercato non ha ancora raggiunto numeri milionari, ma l’effetto del professionismo dal 2022 si fa sentire. Le grandi squadre come Roma, Juventus e Milan stanno iniziando a investire in modo più strutturato. Tuttavia, in Serie A femminile si punta ancora più sullo scouting e sulla costruzione interna del talento che su operazioni milionarie. Il vero obiettivo, per ora, resta crescere il valore del prodotto-campionato.

Oltre i numeri: un cambio di mentalità

Questi trasferimenti parlano di cifre, certo, ma soprattutto di un cambio culturale. Le calciatrici non sono più solo “atlete invisibili”: sono brand, protagoniste, investimenti. I club iniziano a comprendere che costruire una squadra femminile competitiva non è un costo, ma una risorsa per immagine, valori e appeal internazionale.

E con l’aumento di spettatori, sponsor e copertura mediatica, la soglia del milione potrebbe diventare la nuova normalità.

A cura di Marta Elena Casanova

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