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Manchester United: verso un nuovo Old Trafford

Nuovo old trafford

Di Andrea Caropreso

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Forse è la fine di un sogno, o l’inizio di uno nuovo. Sta di fatto che Old Trafford, il teatro dei sogni, nel prossimo futuro non sarà più la casa del Manchester United. Queste almeno sono le intenzioni della proprietà, che ha già presentato un nuovo progetto per la costruzione di un nuovo impianto da 100 mila posti a sedere. Numeri che farebbero del nuovo stadio dei Red Devils il secondo più capiente d’Europa dopo il nuovo Camp Nou prossimo all’apertura.

Un nuovo inizio

Certo che la proprietà del Manchester United, la famiglia americana Glazer, non fa molto per farsi amare dai propri tifosi. Da un lato la disastrosa gestione sportiva degli ultimi anni, poi la riduzione dei costi interni con conseguente allontanamento della leggenda Sir Alex Ferguson ed ora l’annuncio di un futuro senza Old Trafford.

Da questo punto di vista però bisogna capire che anche un paese calcisticamente storico come l’Inghilterra ha necessità di stare al passo con i tempi. La caratteristica degli impianti inglesi è sempre stata infatti quella dell’unicità delle varie strutture. Da Goodison Park ad Old Trafford passando per Anfield Road. Parte di questo non c’è più. L’Everton abbandonerà la propria casa, West Ham, Tottenham e Arsenal lo hanno già fatto da tempo e ora potrebbe essere anche il tempo dello United. Un po’ meno storia, stadi standardizzati e simili ma all’avanguardia. Nel nome del business, che è ciò che conta.

I costi

Le spese per questo progetto senza precedenti saranno esorbitanti. Oltre 2 miliardi di euro per la costruzione del nuovo stadio. Un progetto affascinante che può essere minato soltanto dalle casse del club che non se la passa proprio benissimo. Il Manchester United ha infatti da tempo avviato una politica di riduzione dei costi ed è indebitato per circa 1 miliardo di sterline.

manchester stadio

Bisognerà dunque verificare e accertare la fattezza del progetto che è sicuramente ambizioso ma che dovrà passare al vaglio degli organi competenti. Da questo punto di vista la FA (Football Association) ha da alcuni anni intrapreso una politica stringente volta a far rispettare determinati paletti (una sorta di Fair Play Finanziario inglese) per evitare l’eccessivo indebitamento dei club. Tuttavia dal lato della proprietà Red Devils sono già entusiasti del progetto.

Le parole

Il comproprietario dello United Jim Ratcliffe ha rilasciato nelle scorse settimane dichiarazioni molto positive nei confronti di questa eventualità. “Il nostro stadio attuale ci ha servito brillantemente negli ultimi 115 anni, ma è rimasto indietro rispetto alle migliori arene dello sport mondiale. Altrettanto importante è l’opportunità per un nuovo stadio di essere il catalizzatore per il rinnovamento sociale ed economico dell’area di Old Trafford, creando posti di lavoro e investimenti non solo durante la fase di costruzione, ma in modo duraturo quando il distretto dello stadio sarà completato”. 

Parole a cui hanno fatto seguito anche quelle del sindaco della città, pronto ad accogliere il nuovo impianto. “Il Manchester United potrebbe avere il miglior stadio di calcio del mondo. Per me ciò significa uno stadio fedele alle tradizioni del club, accessibile a tutti, senza che nessuno venga escluso, che stabilisca nuovi standard nel gioco a livello globale”. 

Il progetto è già stato affidato all’architetto Norman Foster e prevede la costruzione delle torri che reggeranno lo stadio altre oltre 200 metri e visibili finanche dalla periferia di Liverpool.

E pazienza dunque se qualche tifoso nostalgico potrà digerire malamente l’abbattimento del Teatro dei Sogni. Quello calcato da Best, Cantona, Rooney e via dicendo. Nel nome del business oggi avere un impianto moderno, accogliente e soprattutto che frutti milioni è fondamentale.

Di Andrea Caropreso

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