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Quanto vale il Mondiale per Club FIFA?

Di Andrea Caropreso

Se ne è parlato, ha fatto discutere e probabilmente lo farà ancora. Il Mondiale per Club FIFA 2025 è la competizione che stravolgerà i calendari di coloro che parteciperanno ma, allo stesso tempo, sarà un viatico per genere decine di milioni di euro che finiranno nelle casse dei club che voleranno negli Stati Uniti, paese ospitante.

«Un altro aspetto significativo di questo torneo è l’impatto economico – ha dichiarato il presidente della FIFA Infantino nelle scorse settimane – Oltre all’importante montepremi per i club partecipanti, il 20% dei ricavi andrà ai club non partecipanti. In molte parti del mondo, una percentuale simile è inaudita. Questo contribuirà in modo significativo alla crescita del calcio a livello globale». In altre parole, un vero e proprio indotto messo in piedi grazie al calcio.

Un milione per le città

Chi credeva che la manifestazione che partirà il prossimo 13 giugno sarebbe stata soltanto un pozzo dorato dal quale avrebbero attinto i club si sbagliava. Come preannunciato infatti da Infantino, la FIFA verserà 1 milione di dollari ad ogni città ospitante. Una sorta dunque di ringraziamento alle varie amministrazioni americane che in questi mesi hanno collaborato con la massima organizzazione del calcio mondiale per far sì che questa competizione, tanto voluta da Infantino, potesse diventare realtà.

D’altro canto, questa manovra politico-finanziaria orchestrata da Infantino è strettamente collegata con quanto avverrà tra poco più di un anno. Il 2026 infatti è l’anno del Mondiale (per Nazioni stavolta) e saranno decine le città coinvolte soprattutto negli Stati Uniti (ma anche in Canada e Messico).

infantino presidente

«Vogliamo fare qualcosa per la comunità, perché una delle cose che mi colpisce qui in Nord America, e che deve cambiare, è la carenza di strutture adeguate per giocare a calcio in un ambiente adatto. Quindi, dare qualcosa, contribuire alla costruzione di strutture ad Atlanta, Charlotte, Cincinnati, Los Angeles, Miami, Nashville, New York/New Jersey, Orlando, Philadelphia, Seattle e Washington DC, dove ce n’è più bisogno, è qualcosa che dobbiamo fare», parola di Gianni Infantino.

Quanto incassano i club?

Una competizione di questo genere, nel bel mezzo delle vacanze per i calciatori, nonché dell’inizio dei ritiri in condizioni normali, avrà lasciato qualche perplessità anche nei vari organigrammi dei club che vi prenderanno parte. Tuttavia, in un calcio in cui, soprattutto i top club, possono essere sostenibili soltanto giocando tanto e incassando ancora di più, ecco che l’assegno che verrà staccato dalla FIFA diventa la ragione per la quale vale la pena di volare negli States a giugno.

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Il fondo di distribuzione avrà un base che si aggira intorno al miliardo di euro che naturalmente verrà ripartito tra le 32 società partecipanti, le quali si arricchiranno più o meno a seconda de risultati conseguiti sul campo. Una cifra che, giusto per rendere l’idea, sarà più del doppio di quanto generato dalla Coppa del Mondo Fifa 2022 in Qatar.

Lautaro Martinez

Prendendo per esempio il caso delle due italiane partecipanti, Inter e Juventus, si partirà da un primo introito pari a 18 milioni garantiti, a cui si aggiungeranno i premi per i punti guadagnati, per il passaggio eventuale del girone e, conseguentemente, per l’approdo alle fasi finali della competizione. Chi infatti riuscirà a giungere fino alla finale prevista il 14 luglio potrà portarsi a casa circa 70 milioni di euro in caso di sconfitta oppure 98 in caso di sollevamento al cielo del trofeo.

Soldi che, ca va sans dire, possono incidere sul bilancio delle società, spesso indebitate, e che possono cambiare anche i piani per quanto concerne il calciomercato. A proposito, in virtù del Mondiale per Club, è stata disposta una finestra di mercato straordinaria dal 1 giugno al 10 giugno. Tanto per stuzzicare ancora di più l’interesse degli spettatori.

Di Andrea Caropreso

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