A cura di Federico Calabrese
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Il Chelsea di Todd Boehly avanza al Mondiale per Club: i Blues nella notte hanno sconfitto 2-1 il Palmeiras, accedendo così alle semifinali della manifestazione. La formazione di Enzo Maresca ha già messo in mostra alcuni dei suoi rinforzi: il mercato nemmeno è cominciato ma gli inglesi hanno già speso circa 300 milioni di euro sul mercato, portando avanti così la tradizione da quando Todd Boehly ha acquisito le quote di maggioranza del club inglese.
Chi è Todd Boehly
Nato in Virginia nel settembre del 1973, Todd Lawrence Boehly è co-fondatore, presidente e amministratore delegato di Eldridge Industries. La LLC, fondata nel 2015, è una holding americana con sede a Miami e uffici in tutto il Mondo, si occupa di investimenti in vari settori tra cui assicurazioni e gestioni patrimoniali. Nel corso del tempo Boehly è entrato anche nello sport e, proprio su questa scia d’onda, nel 2022 ha acquisito il Chelsea mediante un consorzio da lui guidato, insieme a Clearlake Capital.
Investimenti show: che differenza con il PSG!
La politica di Boehly, sin dal suo arrivo a Londra, è stata molto chiara: investimenti, uno dopo l’altro, per far sì che il suo Chelsea potesse competere con le grandi della Premier League sin dall’inizio. Un dato importante e che fa capire quanti soldi abbia speso Boehly è il paragone con gli sceicchi del PSG: dal 2022 il Chelsea ha speso circa 1.8 miliardi di euro contro gli 850 milioni della società transalpina.
I primi acquisti dell’era Boehly sono stati Wesley Fofana, strappato al Leicester per circa 80 milioni di euro, Marc Cucurella, acquisito dal Brighton per 65 milioni di euro. Si ricordano poi Raheem Sterling, preso dal Manchester City per 56 milioni; Kalidou Koulibaly, venduto dal Napoli per 38 milioni di euro. Con il passare del tempo, però, l’imprenditore americano ha deciso di alzare il livello: Enzo Fernandez è stato acquistato dal Benfica per 121 milioni di euro, Mykhaylo Mudryk è arrivato dallo Shakhtar per 100 milioni.
Boehly-landia: da Moises Caicedo all’asse con il Brighton
Una crescita costante di mercato in mercato: nel 2023/2024, i Blues hanno acquisito dal Brighton Moises Caicedo per 133 milioni di euro, mentre nell’ultima stagione l’acquisto più oneroso è stato Pedro Neto, arrivato dal Wolverhampton per 60 milioni. Curiosità sull’asse Chelsea-Brighton: negli ultimi tre anni, i Blues hanno pagato al Brighton circa 300 milioni di euro, derivanti dagli acquisti di Marc Cucurella (65.3 milioni), Graham Potter (indennizzato da 25 milioni), Moises Caicedo (133), Robert Sanchez (22), Joao Pedro (63).
Se nell’ultima stagione Boehly si era leggermente calmato, nella prima manche di sessione estiva il Chelsea è tornato alla carica sul mercato. I Blues hanno infatti acquisito Delap dall’Ipswich per circa 35 milioni, Essugo dallo Sporting per 23, Sarr dal Salisburgo per 14. Nei giorni scorsi, invece, sono arrivati proprio Joao Pedro dal Brighton e Kendy Paez dal Valle (10). Senza dimenticare Jamie Gittens pagato circa 65 milioni dal Dortmund.
Il gioco vale la candela?
Acquisti che non sembra hanno però rispettato le aspettative: tra i più onerosi, soltanto Enzo Fernandez e Moises Caicedo hanno avuto e stanno avendo un ruolo di primo ordine, e di continuità, nello scacchiere titolare dei Blues. Mudryl, ad esempio, è stato un’autentica delusione, mentre molti dei milioni spesi da Boehly devono essere spiegati in un contorno più ampio, volto a valorizzare giovani che in prospettiva hanno importanti margini di miglioramento.
Fino a ora l’unico trofeo dell’era Boehly è stata l’Europa League vinta proprio quest’anno dalla squadra di Maresca. Ma è chiaro che, dopo gli investimenti fatti sul mercato, la speranza dell’imprenditore made in USA è che il suo club possa competere con le più grandi per avvicinarsi allo scettro della Premier League.
A cura di Federico Calabrese