Il Napoli di Antonio Conte: Un’identità di gioco solida e ben definita

antonio conte napoli

Articolo a cura di Luca Gavidia

Sotto la guida di Antonio Conte, il Napoli ha trovato una nuova identità di gioco, caratterizzata da una struttura tattica ben definita e un sistema che valorizza le caratteristiche fisiche e tecniche dei suoi giocatori. Il tecnico salentino ha saputo trasformare una squadra già competitiva in un collettivo coeso e vincente, dove ogni elemento sa esattamente cosa fare in ogni momento della partita. La solidità difensiva e l’efficacia offensiva sono i pilastri su cui si poggia il gioco partenopeo.

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Un gioco di forza fisica e organizzazione

Il centrocampista scozzese Scott McTominay è uno degli uomini chiave nel sistema di Conte, grazie alla sua forza fisica e alla sua capacità di attaccare gli spazi. McTominay rappresenta una risorsa fondamentale, soprattutto in fase offensiva, dove è in grado di sfruttare la sua potenza per rompere la linea difensiva avversaria. In un sistema che predilige l’organizzazione, il centrocampista gioca un ruolo centrale, ma è anche in grado di adattarsi a diverse situazioni, spostandosi facilmente tra i vari compiti richiesti dal tecnico.

lukaku e conte

Al fianco di McTominay, Romelu Lukaku è il riferimento offensivo per eccellenza. L’attaccante belga, nel suo ruolo di vertice alto, non solo è incaricato di attaccare la profondità, ma si rende anche un ottimo punto di riferimento per la squadra, ricevendo palloni spalle alla porta e dando il via a soluzioni dirette. Rispetto al suo ruolo nell’Inter, dove gli attaccanti spesso si supportavano a vicenda, nel Napoli di Conte il sistema si evolve in modo diverso: mentre gli esterni non sempre sono predisposti ad attaccare gli spazi come facevano in precedenza, sono McTominay e Anguissa a prendersi il compito di sbloccare la difesa avversaria con le loro incursioni.

Anguissa è un giocatore che si completa perfettamente con McTominay e, quest’anno, sotto la guida di Antonio Conte, sta diventando un centrocampista totale. Gli inserimenti in area di rigore, le sovrapposizioni e la sua presenza fisica in area portano il centrocampista camerunense a diventare un attaccante ombra in zona offensiva, capace di essere attualmente il primo giocatore in Serie A per duelli aerei vinti.

Da Kvara a Neres: il nuovo volto dell’attacco del Napoli

L’esterno brasiliano, che ha preso il posto di Kvara nel ruolo di titolare, ha subito mostrato la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi perfettamente alle richieste tattiche di Antonio Conte. Neres gioca molto largo sulla fascia sinistra, un ruolo che gli consente di sfruttare al meglio il suo dribbling e la sua abilità nell’uno contro uno. La sua capacità di creare superiorità numerica è diventata una risorsa fondamentale, tanto che è già diventato uno dei protagonisti più pericolosi del reparto offensivo.

mctominay lukaku napoli

I suoi cross cutback, passaggi rasoterra indirizzati non tanto all’attaccante quanto agli inserimenti dei centrocampisti o dei terzini, sono uno degli aspetti più efficaci del suo gioco. Grazie alla sua predisposizione a giocare sul suo piede naturale, il mancino, Neres è in grado di creare pericoli costanti sulla fascia, portando anche cross decisivi e contribuendo alla creazione di occasioni da gol. In questo nuovo ruolo, Neres sta diventando un elemento centrale nel sistema di gioco di Conte, rappresentando una costante minaccia per le difese avversarie.

Flessibilità tattica e costruzione del gioco

La fase di costruzione del gioco è una delle caratteristiche distintive del Napoli di Conte. La squadra parte da una difesa a 4, con i due mediani a protezione della linea difensiva, e con Lukaku e McTominay che operano davanti alla difesa avversaria. Tuttavia, questa struttura è dinamica: il Napoli può facilmente trasformarsi in un 3-5-2, con Lobotka che si abbassa per formare una linea difensiva a tre, permettendo ai terzini di avanzare sugli esterni.

L’occupazione degli spazi è sempre ben definita, con i giocatori che si muovono in modo da favorire la fluidità del gioco. Questo avviene principalmente sulle catene laterali, dove il movimento tra terzini e esterni alti è coordinato, ma anche tra i centrocampisti, come nel caso degli scambi tra Anguissa e McTominay, che variano in base alle necessità della partita.

Principi di gioco: Trigger e ricerca della profondità

Uno degli aspetti fondamentali del Napoli di Conte è la creazione di un’identità di gioco ben precisa, che permette ai giocatori di agire con grande velocità e fluidità. Ogni movimento è anticipato da “Trigger”, segnali che permettono a tutti i membri della squadra di eseguire i principi di gioco con coerenza. Questo approccio consente ai partenopei di sviluppare il gioco sia in fase offensiva che difensiva con rapidità e senza incertezze.

In fase di costruzione, uno dei concetti chiave è la ricerca della “giocata dentro al campo”, un passaggio vincente che possa creare un corridoio centrale per arrivare alla conclusione. Il gioco offensivo, tuttavia, non si ferma a una soluzione diretta: grazie alle rotazioni e agli scambi di posizione, il Napoli cerca di arrivare alla conclusione attraverso movimenti coordinati che spaziano dalle soluzioni più dirette a quelle più articolate, anche con l’uso del terzo uomo.

mctominay anguissa napoli conte

La ricerca della profondità è un altro principio fondamentale, dove attaccanti, centrocampisti ed esterni si muovono in modo da comprimere la difesa avversaria e liberare spazi per il cambio di fronte.

Sfruttare la presenza fisica in area di rigore

Il gioco del Napoli si sviluppa in modo da sfruttare al massimo la presenza fisica di giocatori come Lukaku, McTominay e Anguissa, che diventano elementi cruciali nell’occupazione dell’area di rigore. Il cross diventa una delle soluzioni principali per arrivare al gol, e il Napoli crea le condizioni per crossare sia attraverso attacchi alla profondità sugli esterni che sovrapposizioni tra terzini ed esterni alti. Le catene laterali sono ben oliate: a destra, Politano e Di Lorenzo lavorano insieme per sovrapporsi e creare situazioni pericolose, mentre a sinistra l’obiettivo è liberare Kvara per il suo 1vs1 o più recentemente con Neres, per l’attacco alla linea difensiva.

Fase di non possesso e blocco basso

Quando il Napoli perde il possesso del pallone, la squadra esercita una pressione sulla trequarti avversaria, cercando di non essere mai in parità numerica. In situazioni contro squadre che difendono con una linea a 4, i giocatori si posizionano in modo da coprire le linee di passaggio e ostacolare la costruzione. Contro squadre che giocano con una difesa a 3, i terzini si posizionano in modo da formare una linea solida insieme ai difensori centrali, creando una difesa compatta.

di lorenzo rrhamani napoli conte

Nel blocco basso, solo Lukaku può rimanere dietro la linea del pallone, mentre gli esterni si allineano ai centrocampisti, con Politano che spesso si posiziona sulla linea difensiva. Quando il pallone si sposta su uno dei lati, la squadra diventa aggressiva, cercando di intercettare il pallone per avviare una rapida transizione offensiva.

Transizione veloce e verticalità

La fase difensiva del Napoli si basa su una linea difensiva che lavora sui riferimenti diretti, con ogni giocatore concentrato sul proprio uomo. Quando il pallone viene recuperato, la squadra punta subito alla transizione, cercando passaggi rapidi e verticali per sfruttare la forza di Lukaku nell’uno contro uno dorsale. Il gioco palla alla difesa diventa così un’arma letale per il Napoli, che può ripartire velocemente e sorprendere l’avversario con soluzioni improvvise e incisive.

Il Napoli di Antonio Conte: un progetto solido e in continua crescita

Il Napoli di Antonio Conte si distingue per la chiara identità di gioco che il tecnico ha saputo infondere alla squadra. Ogni singolo giocatore è ben consapevole del proprio ruolo, e questo consente alla squadra di esprimere al massimo le proprie potenzialità. La solidità difensiva, l’abilità nel muovere la palla con velocità e l’imponente forza fisica in attacco sono gli elementi che caratterizzano il gioco del Napoli e che stanno contribuendo al successo di Conte sulla panchina partenopea.

antonio conte 2

A mio parere, Antonio Conte sta tirando fuori il massimo da un gruppo che, seppur competitivo, sta ancora cercando di crescere e consolidarsi ai vertici del calcio italiano. Il percorso intrapreso dalla squadra è chiaro: partire dalle basi per costruire una squadra capace di competere con le migliori. È fondamentale ricordare da dove il Napoli è partito e, soprattutto, che per arrivare in alto è necessario un lavoro di crescita costante e strutturato.

Il Napoli è senza dubbio una squadra competitiva, ma è altrettanto evidente che ci sono alcuni giocatori che necessitano di tempo per maturare e acquisire esperienza. In questo senso, Conte sta facendo un lavoro eccezionale: grazie alla sua esperienza e alla sua metodologia, ha posto le basi per un progetto che porterà la squadra a lottare per le prime posizioni fino alla fine della stagione.

La capacità di sapere cosa fare, organizzare al meglio e dedicare tempo e attenzione a ogni singolo giocatore e reparto è ciò che permette al Napoli di esprimersi al meglio. Ogni funzione è chiara e ben definita, dando alla squadra una solida struttura su cui poggiare. Conte ha saputo trasmettere fiducia all’ambiente, ed è indubbiamente l’uomo giusto per il Napoli in questo momento. Il suo lavoro è fondamentale per il futuro della squadra, che sembra destinata a essere sempre più protagonista.

A cura di Luca Gavidia

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