Di Andrea Caropreso
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Il piano di rientro dell’Inter, in seguito alle obbligazioni a cui si era legata nel 2022, è giunto ad un punto di svolta. Con una nota infatti la società presieduta da Marotta ha annunciato la volontà di ripagare in anticipo l’obbligazione che ammonta a circa 412 milioni di euro.
“L’Emittente ha esercitato il proprio diritto di rimborso – si legge nella nota – e con il presente avviso convoca al rimborso e rimborserà in data 26 giugno 2025, tutte le Obbligazioni non precedentemente consegnate all’Agente Pagatore per l’annullamento, ad un prezzo di rimborso pari al 101,6875% dell’importo principale di tali obbligazioni, oltre agli interessi maturati e non pagati fino alla Data di Rimborso esclusa”.
L’incidenza sul bilancio
L’Inter ha ufficialmente avviato una manovra di rifinanziamento che comporterà l’estinzione anticipata di un prestito obbligazionario di rilevante entità, inizialmente previsto in scadenza per febbraio 2027. La società nerazzurra ha comunicato che la restituzione verrà effettuata entro il 26 giugno 2025, per un ammontare complessivo pari a circa 412 milioni di euro. Il rimborso avverrà a un valore superiore al nominale – pari al 101,6875% – e sarà comprensivo degli interessi maturati fino alla data di pagamento.
Questo passaggio, reso possibile grazie all’accesso a nuove fonti di finanziamento, rappresenta un tassello fondamentale per la stabilizzazione della situazione economico-finanziaria del club. Tuttavia, l’effettiva esecuzione del rimborso resta subordinata alla disponibilità concreta dei fondi necessari, i quali dovranno essere raccolti entro il giorno lavorativo precedente la data fissata per il pagamento. Qualora tale condizione non venisse soddisfatta nei tempi previsti, il club si riserva il diritto di posticipare la chiusura dell’operazione.
L’iniziativa, che segue un precedente riacquisto parziale del bond per un valore di 15 milioni di euro nei mesi passati, punta a evitare che il debito entri nella categoria del breve termine – aspetto che, a partire da febbraio 2026, avrebbe potuto incidere negativamente sugli indici di bilancio necessari per l’ottenimento della licenza sportiva nella stagione 2026/27. L’Inter ha pertanto preferito agire con anticipo per tutelare la propria posizione e garantire maggiore stabilità finanziaria.
Le origini del debito
Per comprendere le radici di questa complessa operazione finanziaria bisogna risalire al 2015, quando l’allora presidente dell’Inter, Erick Thohir, siglò un accordo con Goldman Sachs e Unicredit per ottenere un prestito da 230 milioni di euro. Il finanziamento era garantito dai flussi di cassa generati da Inter Media and Communication, la società che gestisce i proventi derivanti dai diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni del club.
Questo debito originario venne successivamente ristrutturato dalla nuova proprietà cinese nel 2017 tramite l’emissione di un bond da 300 milioni di euro, con scadenza nel 2022. Nel febbraio di quell’anno, per sostituire il precedente debito in scadenza, fu emesso un nuovo titolo da 415 milioni, al tasso d’interesse annuo del 6,75%, con scadenza al 2027. Questo strumento finanziario, anch’esso garantito dai ricavi di Inter Media and Communication, ha generato oneri finanziari significativi. Ad esempio, solo nell’esercizio conclusosi il 30 giugno 2024, gli interessi ammontavano a circa 29,5 milioni di euro.
Strategie future
Oggi l’Inter guarda avanti e sta valutando diverse opzioni per concludere il nuovo rifinanziamento in modo efficace. Tra le ipotesi allo studio figurano un’emissione privata rivolta a investitori istituzionali, il coinvolgimento di fondi specializzati nel private debt o, ancora, una nuova emissione obbligazionaria. Il partner finanziario Oaktree, già coinvolto nella struttura proprietaria del club, potrebbe giocare un ruolo importante nell’operazione.
Secondo alcune indiscrezioni, l’idea è di strutturare un piano con scadenza prolungata fino al 2031 e con condizioni economiche più sostenibili, possibilmente abbassando il carico degli interessi o rivedendo al ribasso l’importo da rimborsare. La disponibilità di liquidità interna – si parla di circa 115 milioni di euro a fine giugno 2024 – potrebbe inoltre permettere al club di coprire una parte del debito con risorse proprie.
L’obiettivo principale resta uno solo: alleggerire la pressione finanziaria sul bilancio nerazzurro, rendendo la gestione economica più stabile nel medio-lungo termine. Come spiegato nella nota ufficiale della società, si tratta di un processo di valutazione strategica condotto con regolarità, volto a identificare soluzioni che rafforzino la posizione finanziaria complessiva del club.
Di Andrea Caropreso