Di Andrea Caropreso
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Avere impianti all’avanguardia, accoglienti e al passo con le altre big d’Europa è uno step fondamentale per la crescita del brandi di Inter e Milan. Due tra le squadre più rappresentative del nostro paese che non possono più e non vogliono più vedere dimezzati i propri ricavi in virtù di uno stadio, quello del Meazza, che, seppur storico, è soltanto in affitto dal comune di Milano.
Dopo tanti progetti embrionali, quello definitivo è stato già presentato lo scorso marzo al comune e prevede l’acquisto di San Siro. Il nuovo stadio infatti sorgerà proprio in quella zona, con conseguente riqualificazione dell’intera area.
I costi
I costi attesi per l’edificazione del nuovo impianto e l’acquisizione del vecchio Meazza dal comune si aggirano intorno al miliardo di euro. Una cifra che sicuramente focalizzerà tutte le risorse dei due club su questo obiettivo, ma che in proiezione futura dovrebbe far rientrare con gli interessi entrambe le società della cifra spesa. A tal proposito dovrebbe esserci uno “sconto” di 80 milioni da parte del comune in virtù della deduzione delle cosiddette “voci di costo” indicate nell’articolo 4, comma 13, della legge stadi, ossia la rimozione dei manufatti demoliti e l’eventuale bonifica.
Se pensiamo ai soli incassi dal botteghino che la Juventus si è ritrovata a fare in questi anni, specialmente nelle partite di Champions, parliamo di cifre tra i 4 e i 5 milioni di euro per partita. Numeri che oggi le due milanesi non solo non raggiungono, ma che se anche fosse dovrebbero condividere in termini percentuali con il comune di Milano.
In più c’è da considerare il fattore sponsor. Il nuovo stadio di proprietà potrebbe essere pubblicizzato da un brand disposto a pagare una discreta cifra pur di sfruttare il marchio di Inter e Milan. Cosa che è accaduta proprio alla Juventus che ha ribattezzato il proprio impianto “Allianz Stadium”. Di conseguenza le previsioni ci dicono che le due milanesi potrebbero rientrare dei costi nel giro di circa 10 anni (o forse meno), facendo un passo in avanti che avvicinerà il calcio italiano agli standard di quello europeo.
Area intrattenimento
Ma non è finita qui. Oggigiorno infatti avere un impianto all’avanguardia non significa soltanto far godere la partita ai propri tifosi da una poltrona confortevole, ma piuttosto costruire un’area per le famiglie anche nelle zone antistanti lo stadio.
Per questa ragione nel progetto presentato c’è l’idea di costruire attorno allo stadio una sorta di cittadella dedicata al calcio e all’intrattenimento. Bar, ristoranti, tour appositi all’interno dei musei dei due club oltre ad un’ampia zona parcheggio. Ciascuna di queste attrazioni porterà naturalmente dei ricavi. In questo senso le stime prevedono, ad esempio, 1 milione dai parcheggi, 12 milioni dalle visite turistiche, e oltre 5 milioni dall’area catering e ristorazione.
Le parole dei presidenti
A testimonianza dell’importanza del progetto si sono espressi anche i rispettivi presidenti. “È un passaggio importante, ma è il primo di un percorso in cui nulla è dato per scontato. Ciò che è certa è la volontà e la determinazione dei due club in questa direzione. Sarà uno stadio moderno per le famiglie con un tifo sano e senza criminalità e violenza”, ha detto Paolo Scaroni qualche settimana fa.
Parola a cui fanno eco quelle del presidente dell’Inter Giuseppe Marotta che in occasione del match contro il Feyenoord ha ribadito. “Ci sarà uno stadio nuovo, che rispetti i target moderni. Per i club italiani è un gap ancora rispetto all’Europa. Il governo ha promesso che nominerà un commissario ad hoc, sono fiducioso, speriamo di avviare un movimento importante per il calcio italiano”.
Di Andrea Caropreso
