ono stati definiti i primi qualificati per i quarti di finale della Champions League 23/24, questa volta non ci sono state sorprese e sono state partite fantastiche da seguire, vediamo.
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Indice
Prime Partite di Ritorno degli Ottavi di Finale della Champions League
Bayern x Lazio
Dopo la vittoria per 1-0 della squadra di Roma nella capitale italiana, il Bayern aveva bisogno della vittoria per qualificarsi e non compromettere la stagione, dato che sta attraversando un periodo difficile in Bundesliga ed è stato eliminato dalle altre competizioni. Inoltre, circolava voce che se i Bavari non si fossero qualificati, l’allenatore Tuchel sarebbe stato esonerato.
D’altro canto, la Lazio sta attraversando anch’essa un periodo di grande irregolarità, ma credeva fermamente di avere la capacità di raggiungere i quarti di finale della Champions.
Contrariamente alle aspettative, la partita è stata molto buona e entrambe le squadre hanno cercato il risultato. Tuttavia, il Bayern ha saputo sfruttare la forza del suo organico, ha approfittato delle opportunità di gioco ed è uscito vittorioso.
Il Bayern è sceso in campo con: Neuer; Kimmich, De Ligt, Dier e Guerreiro (Davies); Pavlovic e Goretzka; Sané (Laimer), Müller (Tel) e Musiala (Gnabry) e Kane.
Mentre la Lazio di Sarri ha iniziato con: Provedel; Marusic, Fuentes, Romagnoli e Pellegrini; Guendouzi, Vecino e Luis Alberto; Felipe Anderson, Zaccagni e Immobile.
La partita è iniziata con entrambe le squadre che si studiavano, la Lazio cercava passaggi lunghi attraverso il suo giocatore più tecnico, Luis Alberto, cercando di sfruttare la velocità dei compagni d’attacco, ma la difesa del Bayern era molto solida e consistente, soprattutto sul lato destro con il ritorno di Kimmich come terzino destro.
Il Bayern è riuscito a controllare il possesso di palla, ma la Lazio si è chiusa bene e ha marcato forte. È stato attraverso tocchi costanti nella zona centrale che il Bayern ha trovato le prime occasioni di gioco, come ad esempio il bel passaggio di Müller per Sané, che si è inserito in diagonale dal lato destro dell’area ma ha concluso debolmente con il sinistro, permettendo una buona parata di Provedel.
Il Bayern ha continuato a essere pericoloso e a prendere iniziative nel gioco. Alla fine, al 13′ Musiala ha quasi segnato un gol da fuori area, dopo una giocata d’angolo la palla è arrivata al giovane tedesco che ha concluso splendidamente con un tiro curvo, ma Provedel ha fatto una bella parata. Al minuto 16 è stata la volta di Kane di provare un tiro da fuori area dopo un buon assist di Sané, ma il tiro è uscito a lato.
Dopo questo momento il gioco è continuato ad essere equilibrato ma senza vere occasioni da gol fino al 36′, quando Zaccagni ha ricevuto palla sull’ala sinistra, si è portato dentro e ha crossato bene per Immobile, che è riuscito a trovare spazio dietro la difesa ma ha colpito debolmente di testa mandando la palla fuori.
Quasi subito dopo, il Bayern ha segnato il gol, dopo una brillante azione, con un gioco di passaggi e movimenti dinamici, Guerreiro ha portato la palla dalla sinistra verso il centro, ha trovato Kane nell’area che ha fatto da sponda per Pavlovic, il quale ha poi lanciato Müller in area, il quale ha appoggiato di testa per Guerreiro che, continuando il movimento, ha calciato di prima intenzione, la palla è uscita smanacciata ma Kane è stato bravo ad aggiustarsi e a colpire di testa aprendo il punteggio per i Roten.
Il Bayern si è incoraggiato dal gol e ha continuato a scambiare passaggi nel campo della Lazio, utilizzando ora anche movimenti e sovrapposizioni. Al 3′ quasi raddoppia con un bel tiro di Sané respinto da Provedel, con Kane pronto a segnare dalla respinta.
Verso la fine del secondo tempo, l’intensità e la costanza dei Bavari hanno avuto la meglio e il secondo gol è arrivato, dopo un calcio d’angolo battuto corto a sinistra, Guerreiro ha effettuato un bel cross per De Ligt all’angolo opposto dell’area, il quale ha colpito bene, Müller con astuzia ha messo la testa in mezzo e ha impedito qualsiasi possibilità di parata al bravo portiere Provedel.
E così è terminato il buon primo tempo, con una netta superiorità della squadra tedesca.
Nel secondo tempo, la Lazio cercava di organizzarsi e sfruttare i passaggi di Luis Alberto, che purtroppo non è riuscito a rendersi pericoloso, soprattutto a causa del buon lavoro difensivo di Pavlovic e Goretzka. Così il gioco è rimasto completamente in mano al Bayern, che fino al 60′ ha avuto almeno altre due buone occasioni da gol.
Al minuto 65, Sané ha realizzato una bella azione sulla destra, ha tagliato verso il centro e ha tirato forte, Provedel ha fatto una bella parata ma la palla è rimasta a disposizione per Kane che ha segnato il 3-0. Il Bayern ha avuto altre occasioni per aumentare il punteggio, ma si è fermato davanti a Provedel.
La partita è terminata e i Bavari hanno giocato bene, con una prestazione molto solida, costante e intensa, guadagnandosi la qualificazione ai quarti di finale e ora sognando obiettivi più ambiziosi per la stagione.
È difficile individuare dei protagonisti della partita, ma va sottolineata la bella prestazione del giovane Pavlovic, che non ha risentito della pressione del match ed è stato estremamente importante sia in fase offensiva che difensiva, la leggenda bavarese Müller, che ha dominato le azioni a centrocampo dando un dinamismo unico al gioco e sicuramente Kane, che con questi due gol ha raggiunto l’incredibile cifra di 33 reti stagionali, di cui 6 in Champions League.
Real Sociedad x PSG
La partita tra la sensazione della fase a gironi, la Real Sociedad, e il milionario, buon ma turbolento PSG di Mbappé era l’occasione per entrambe le squadre di dimostrare il proprio valore.
Abbiamo assistito a una bella partita, in cui Mbappé ha mostrato tutto il suo potenziale, dimostrando di saper giocare a pallone ed essendo un elemento imprescindibile per il buon funzionamento della squadra della capitale francese. D’altra parte, la Real Sociedad, sostenuta dal suo pubblico, ha giocato bene nel tentativo di ribaltare il risultato avverso della prima partita.
I Txuri-urdin sono scesi in campo con: Remiro; Traoré, Zubeldia (Pacheco), Le Normand e Javi Galán; Zubimendi (Olasagasti), Brais Méndes (Turrientes) e Merino; Kubo, Oyarzabal (André Silva) e Becker (Barrenetxea).
Mentre la squadra guidata da Luis Enrique è arrivata con Donnarumma; Hakimi (Soler), Lucas Hernández, Beraldo e Nuno Mendes (Mukiele); Zäire-Emery, Vitinha e Fabián Ruiz (Ugarte); Dembelé (Kolo Muani), Mbappé e Barcola.
La partita è iniziata con la Sociedad che cercava di aprire il punteggio e imporre il proprio gioco, ma il PSG marcava molto bene e con il pallone usava molto la velocità dei suoi attaccanti, che erano estremamente ispirati. Ad esempio, Mbappé e Barcola, già al 9′ Mbappé entra in area dribblando velocemente lungo la linea di fondo e trova un bel tocco per Barcola, il cui tiro è però debole e Remiro fa una buona parata.
Al 15′, un’altra palla giocata per la stella francese Mbappé, che riceve sulla sinistra vicino alla linea di fondo, questa volta dribbla all’indietro fino a trovare un piccolo angolo per il tiro. Appena lo trova, tira violentemente sul lato opposto della rete di Remiro, uno spettacolo, 1-0 PSG.
La Sociedad cercava ma non riusciva a superare la forte marcatura francese, che a sua volta approfittava per fare lanci diretti ai suoi attaccanti. Hanno avuto un’altra ottima occasione con Mbappé che si è fermato sui piedi di Remiro. Kubo era il giocatore che riusciva a mantenere più a lungo il possesso del pallone e ad essere più incisivo, e in una di queste occasioni ha quasi segnato un gol da fuori area alla fine del primo tempo.
Al 55′, una nuova splendida palla lanciata per Mbappé, questa volta dal coreano Lee, che controlla la palla con estrema velocità e precisione mentre entra in area, e con un tiro secco e parallelo non dà alcuna possibilità al portiere spagnolo.
Dopo il gol, la Sociedad è riuscita a bilanciare di più il gioco e ha iniziato a creare pericolo per la difesa del PSG. Tanto che al 63′, dopo un bel cross di Zubeldia, Barrenetxea colpisce di testa in basso, ma il giovane è stato purtroppo in fuorigioco e il gol è stato prontamente annullato.
La Sociedad ha continuato a provare a mettere in difficoltà il PSG, ma non è riuscita a concludere in modo efficace le occasioni create, soprattutto a causa delle belle parate di Donnarumma, fino a quando al termine del match Merino ha segnato il gol della bandiera su un pallone respinto dopo un bel tiro parato dal portiere italiano.
In sintesi, è stata una grande partita, tanto che la Sociedad è stata applaudita dai propri tifosi e il PSG continua saldamente il suo sogno di conquistare la sua prima Champions League.
Real Madrid x Leipzig
Dopo una magra vittoria in Germania, i Merengues hanno ospitato il Lipsia nella speranza di assicurarsi il passaggio ai quarti di finale della Champions League.
Il Lipsia ha giocato in modo diverso rispetto a quanto abituale, scambiando l’alta linea difensiva e la pressione a centrocampo per un blocco molto basso, senza però perdere la combattevolezza, il che ha reso molto difficile per il Real proporre il proprio gioco in modo efficace.
La squadra di Ancelotti ha iniziato la partita con: Lunin, Carvajal, Rüdiger, Nacho Fernández e Mendy; Tchouaméni. Kroos (Modric) e Camavinga (Rodrygo); Valverde, Bellingham (Joselu) e Vini Jr.
Gli ospiti sono scesi in campo con: Gulácsi; Henrichs, Orban, Lukeba e Raum; Haidara (Kampl), Schlager (Elmas), Dani Olmo e Xavi Simons; Sesko (Baumgartner) e Openda (Poulsen).
La partita è iniziata piuttosto tranquilla, entrambe le squadre sembravano studiarsi e quando avevano il possesso cercavano passaggi corti per trovare spazi. Il Lipsia, in particolare, stava marcando con un blocco molto basso, il che permetteva al Real di scambiarsi la palla nell’area di centrocampo senza molti effetti.
Al 8′, Dani Olmo riceve palla dalla destra e da dietro il centrocampo effettua un bellissimo passaggio per Sesko, l’attaccante entra in area e tira a rete, ma la sua conclusione viene parata da Lunin.
Da quel momento in poi la partita si è riscaldata, il Real riusciva a scambiarsi la palla con maggiore pericolo e puntava su cross e sovrapposizioni per rompere la forte difesa del Lipsia, mentre la squadra tedesca sfruttava molto bene i contropiedi, soprattutto con la velocità di Openda, e entro i primi 12 minuti entrambe le squadre hanno avuto almeno una buona occasione.
Al 15′, Openda riceve un bel passaggio da Dani Olmo sul lato sinistro dell’area, controlla e tira con forza, ma il suo tiro passa pericolosamente vicino al palo.
Dopo questo momento, la partita torna ad essere più studiata, con il Real che cerca di prendere in mano le redini ma fatica ad essere efficace e incisivo in attacco.
Al 45′, Raum riceve palla dal lato sinistro quasi uscendo dal campo, il difensore riesce a salvarla e trova un buon passaggio per Simons, che controlla la palla sulla destra e tenta un bel tiro che viene parato da Lunin, ancora una volta i tedeschi arrivano pericolosamente dal lato destro della difesa del Real Madrid. Nel successivo calcio d’angolo, la palla arriva ai piedi di Openda che si trova sul lato sinistro dell’area, quasi fuori dall’area, controlla con tranquillità e tira in rete, ma purtroppo per lui, il gol viene annullato per fuorigioco.
Inizia il secondo tempo e la partita continua sulla stessa dinamica. Openda stava causando molti problemi sul lato destro della difesa del Real e quasi al 2′ della seconda metà, ha quasi realizzato un gol spettacolare, portando la palla in velocità e dribblando all’interno dell’area, ma Lunin è stato veloce ad intervenire e bloccare il suo tiro.
Ancelotti decide quindi di far entrare Rodrygo al posto di Camavinga, spostando Valverde al centrocampo, il che ha migliorato molto il gioco offensivo del Real Madrid, soprattutto con diverse azioni di sovrapposizione, che hanno cominciato a perforare la difesa del Lipsia.
Al 17′ del secondo tempo, Rodrygo dribbla centralmente e passa la palla a Carvajal, che vede subito l’arrivo di Rodrygo, il quale riceve la palla e tira, ma viene parato bravamente da Gulácsi. Alla fine dell’azione, Rodrygo si volta verso i tifosi del Real Madrid e fa segni con le mani chiedendo di aumentare il volume, e questo sembra sortire effetto.
Quasi immediatamente dopo, Kroos intercetta un passaggio a centrocampo e lancia rapidamente la palla a Bellingham, il talento inglese controlla la palla e avanza con abilità, aspettando il movimento di Vini Jr. in diagonale. Prima che il brasiliano diventi fuorigioco, Bellingham gli serve un bel passaggio tra le linee difensive. Vini Jr. controlla la palla orientando il corpo per il tiro e tira una bomba imparabile, gol fantastico, 1-0 Real.
Il Lipsia, però, non si è dato per vinto e ha cercato di pareggiare. Nel primo minuto dopo il gol, Dani Olmo dalla destra crossa la palla in area, rimbalza sulla difesa del Real Madrid e arriva a Simons, che tira correttamente ma il difensore Rüdiger è attento e riesce a evitare che la palla entri in rete.
Nell’azione successiva, Simons crossa male in area, ma la difesa del Real Madrid allontana male anche, la palla arriva a Raum che crossa bene, il difensore Orban colpisce la palla di testa e pareggia il gioco, 1-1.
Il Lipsia aveva disperatamente bisogno di un gol e stava cercando con ogni mezzo, e quasi ci riusciva al minuto 46, quando Dani Olmo riceve palla libero in area, vede Lunin fuori posizione e prova un tocco sofisticato sulla palla, che colpisce la traversa.
Che partita, amici miei, il Real Madrid si qualifica ancora una volta per i quarti di finale della Champions League.
Manchester City x Copenaghen
Dopo aver ottenuto una buona vittoria per 3-1 in Danimarca, il City ha ricevuto la giovane e coraggiosa squadra del Copenaghen, che conosceva la forza del proprio avversario ma non ha rinunciato a sognare la qualificazione.
Il City è sceso in campo con: Ederson, Rico Lewis, Akanji, Rúben Dias (Stones) e Gvardiol; Rodri (Sergio Gómez); Matheus Nunes (Micah Hamilton), Bobb e Álvarez e Haaland (Wright).
Il Copenaghen ha schierato: Grabara, Vavro, Diks e McKenna; Ankersen Clem (Oscar Hojlund), Elyounoussi e Jalert (Meling); Froholdt (Mattsson), Achouri (Bardghji) e Óskarsson (Cornelius).
La partita è iniziata con la squadra danese che cercava di imporre il proprio ritmo, ma presto questo piano è stato negato dal City, che già al 5′ apre il punteggio con Akanji, il difensore riceve la palla da un calcio d’angolo a mezza altezza e colpisce bene in porta, 1-0.
Il City ha subito capito la fragilità del Copenaghen nel gestire le situazioni aeree, e già all’8′ dopo un altro calcio d’angolo, Rodri colpisce la traversa di testa, la palla viene respinta e cade all’esterno dell’area sul lato sinistro dell’attacco dove Álvarez, argentino, si posiziona e scaglia un tiro potente di destro, che va in porta nonostante il portiere cerchi di respingerlo, 2-0.
La partita diventa più equilibrata, e i Leoni cercano disperatamente di approfittare delle opportunità. Al 28′ viene realizzata un’opera d’arte. Elyounoussi porta la palla dal centrocampo fino a trovare un buon passaggio per Óskarsson in area, l’attaccante la riceve e con un colpo di tacco serve perfettamente Elyounoussi, che tira di prima senza possibilità per Ederson. 2-1.
La partita continua ad essere buona, con entrambe le squadre che cercano di imporre il proprio gioco, fino a quando al 45′ Rodri effettua un lancio magistrale per Haaland, che all’ingresso dell’area controlla, si libera sulla sinistra e scaglia un tiro in porta, il proiettile trova nuovamente la via del gol, 3-1 City.
Anche con il punteggio complessivo di 6-1 a favore del City, la squadra danese continua ad attaccare e cerca disperatamente di segnare altri gol, ma tutte le buone occasioni della coraggiosa squadra si sono fermate o tra le mani di Ederson o sono finite fuori.
Con questa vittoria, il City diventa la prima squadra inglese a vincere dieci partite consecutive in Champions League, e il campione in carica avanza ai quarti di finale proseguendo la sua corsa verso il secondo titolo consecutivo.
Scritto da João Felipe Miller