A cura di Federico Calabrese
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In casa Liverpool sono giorni complicati dopo la tragica scomparsa di Diogo Jota, il calciatore portoghese deceduto insieme al fratello. Sono giorni di silenzio e, in questo caso, è anche complicato provare a parlare di calcio. Così come sarà complicato per i Reds rituffarsi sulla stagione che sta per arrivare, per una perdita che condizionerà – ovviamente la preparazione dei ragazzi di Arne Slot. Voltare pagina, però, potrebbe in qualche modo aiutare per far sì che il ricordo di Diogo Jota resti sempre vivo nel cuore e nelle menti di tutto l’ambiente Reds.
Liverpool, è già show con l’arrivo di Wirtz
Dopo aver vinto la Premier League lo scorso anno, la formazione di Slot punta a ripetersi. Se lo scorso anno la dirigenza del club inglese aveva deciso di sborsare pochi soldi sul mercato, in questi primi giorni d’estate il discorso è completamente diverso. Dal Bayer Leverkusen sono arrivati Florian Wirtz per 125 milioni di euro e Jeremie Frimpong per 40 milioni, la difesa è stata rinforzata anche con Milos Kerkez, acquistato dal Bournemouth per circa 47 milioni di euro. In porta, già acquistato lo scorso anno, arriverà anche Giorgi Mamardashvili.
La colonna portante dei Reds non cambia
E’ chiaro che la colonna vertebrale della squadra rimarrà la stessa, perché il dominio tecnico-tattico che si è intravisto lo scorso anno è sintomo di un gruppo ben collaudato che, dopo l’addio di Jurgen Klopp, ha seguito sulla stessa linea d’onda anche il tecnico olandese.
Se la difesa rappresenta il porto sicuro dei Reds, sono il centrocampo e l’attacco i veri gioielli di Slot: quantità con Alexis McAllister, qualità con Dominik Szobzoslai e poi, in avanti, tutta l’imprevedibilità di Momo Salah, Cody Gakpo e Luis Diaz, anche se quest’ultimo è sempre sul taccuino dirigenziale del Barcellona. Bisognerà capire quanto i blaugrana possono sborsare per il colombiano, ma una sua ipotetica cessione comunque non preoccupa una squadra forte che, dopo l’ottima stagione dello scorso anno, vorrà provare a ripetersi.
A cura di Federico Calabrese
