La clamorosa retrocessione del Lione in Ligue 2 per debiti: lo scenario

A cura di Marta Elena Casanova

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Ieri, 24 giugno 2025 la DNCG ( Direction Nationale du Contrôle de Gestion), l’organo di controllo finanziario del calcio professionistico francese, ha ufficialmente retrocesso l’Olympique Lyonnais in Ligue 2 per gravi irregolarità economiche. Una notizia che ha scosso il panorama calcistico europeo: il club,  che annovera 21 trofei nazionali tra cui 7 campionati, 5 coppe nazionali, 1 coppa di lega e 8 supercoppe, che ne fanno il quarto club più titolato di Francia,  si ritrova ora fuori dall’élite nazionale non per motivi sportivi, ma per una crisi economica profonda.

Debiti fuori controllo e gestione insostenibile

La situazione finanziaria del Lione .allenato quest’anno  da Paulo Fonseca, era sotto osservazione da mesi. Già nel novembre 2024, la DNCG aveva bloccato il mercato del club e imposto una riduzione del monte ingaggi. All’epoca si parlava di un debito intorno ai 175 milioni di euro. Ma nei mesi successivi il quadro è peggiorato drasticamente. A ottobre 2024, Eagle Football Group, la holding di John Textor che controlla il club, ha dichiarato un indebitamento pari a 422 milioni di sterline, ossia circa 575 milioni di dollari. Un’esposizione che ha reso insostenibile la gestione corrente, spingendo la DNCG a intervenire con una sanzione storica.

Le contromosse di Textor

Di fronte al rischio concreto di esclusione, John Textor ha tentato una serie di manovre d’emergenza. Ha venduto il 43% della sua quota nel Crystal Palace e ha iniziato a cedere alcuni dei giocatori più importanti della rosa. Secondo il club, le risorse a disposizione per la stagione 2025-26 sarebbero “più che sufficienti”. Ma per la DNCG queste operazioni non sono bastate. Le garanzie fornite sono state giudicate inadeguate rispetto all’enorme passivo accumulato e il verdetto è stato chiaro: retrocessione immediata in Ligue 2.

Impatto sportivo della retrocessione del Lione

La sanzione infligge un colpo durissimo anche sul piano sportivo. Il Lione aveva concluso il campionato di Ligue 1 al sesto posto, guadagnandosi la qualificazione all’Europa League. Con la retrocessione, il club perde automaticamente il diritto a partecipare alle coppe europee. Al suo posto, dovrebbe subentrare lo Stade de Reims, eliminato ai playoff. Inoltre, la decisione ha effetti indiretti anche sul Crystal Palace, che condivideva la proprietà con il Lione tramite Textor: ora, non essendoci più doppia partecipazione alle coppe UEFA, gli inglesi potranno accedere all’Europa League senza incorrere in violazioni del regolamento.

Un futuro tutto da ricostruire

Il passaggio in Ligue 2 rappresenta uno spartiacque. I ricavi televisivi e commerciali caleranno drasticamente, rendendo difficile mantenere l’attuale struttura. Probabile un ridimensionamento importante: via i giocatori più costosi, spazio ai giovani del vivaio, e una gestione improntata al rigore finanziario. Il Lione dovrà reinventarsi per cercare una pronta risalita, ma il rischio è quello di un lungo purgatorio, come già successo ad altri grandi club europei caduti in disgrazia.

Il ricorso del Lione e le possibili evoluzioni

Il club non si arrende e ha già annunciato un ricorso ufficiale contro la decisione della DNCG. I tempi, però, sono stretti e le probabilità di ribaltare il verdetto non sono elevate, a meno di una sostanziale iniezione di capitale da parte della proprietà. Serviranno prove documentali solide, trasparenza assoluta e impegni finanziari vincolanti per sperare in un reintegro in Ligue 1. In assenza di novità clamorose, la retrocessione sarà definitiva nelle prossime settimane.

Un campanello d’allarme per il calcio europeo

La vicenda del Lione è destinata a lasciare il segno. Dimostra che anche i club più titolati non sono immuni dalle conseguenze di una cattiva gestione finanziaria. La DNCG ha mostrato una fermezza rara in Europa, mettendo la sostenibilità economica davanti alla gloria sportiva. È un segnale forte che potrebbe ispirare altri organi di controllo a rafforzare i meccanismi di vigilanza sui bilanci delle società.

Dalla gloria europea alla caduta in Ligue 2

Solo pochi anni fa il Lione ambiva a tornare stabilmente tra le big d’Europa. Ora, invece, si trova a dover ricostruire dalle fondamenta. La retrocessione in Ligue 2, se confermata, rappresenterà un colpo durissimo per l’immagine, il bilancio e il futuro del club. Una storia che dimostra, ancora una volta, che senza equilibrio economico nessun progetto sportivo è destinato a durare.

A cura di Marta Elena Casanova

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