Di Andrea Caropreso
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Va in archivio la prima giornata del Mondiale per Club tra risultati a favore di pronostico e qualche sorpresa. In questo senso fa notizia la prestazione opaca del Real Madrid che impatta 1-1 contro i sauditi dell’Al Hilal capitanati da Inzaghi, mentre è un ottimo esordio quello della Juventus contro gli emiratini dell’Al Ain.
Chi sale e chi scende
A confermare le attese ci sono state soprattutto le big europee del gruppo G ossia quello composto da Juventus e Manchester City. Gli inglesi infatti hanno battuto per 2-0 senza troppi problemi il Wydad Casablanca grazie alle reti di Foden e Doku. La squadra nordafricana però non sfigura, lasciando ottime impressioni soprattutto in vista del prossimo match contro la Juventus.
Venendo proprio ai bianconeri è un risultato estremamente convincente quello maturato all’Audi Field di Washington. Un netto 5-0 che non solo rappresenta un’iniezione di fiducia per il resto del Mondiale per club, ma anche una base su cui costruire la prossima stagione. A brillare soprattutto i più talentuosi: Conceicao e Kolo Muani siglano una doppieta, mentre il solito Yildiz piazza la propria firma a suggellare una serata straordinaria.
Meno bene invece il nuovo Real Madrid di Xabi Alonso che è apparso un po’ contratto e forse con la benzina finita dopo una stagione estenuante. Per larghi tratti infatti l’Al Hilal di Cancelo e Milinkovic-Savic ha fatto la partita palleggiando con personalità di fronte alle merengues. Garcìa illude i blancos di poter strappare i primi 3 punti di questo mondiale, ma l’Al Hilal con personalità non si abbatte e conquista un rigore al 41′ che Neves trasforma. A suggellare la serata da dimenticare per il Real c’è il rigore fallito al 92′ da Valverde che si fa ipnotizzare da Bonou e fa iniziare il Mondiale per club del Real con un segno X.
Passo falso infine anche per la nuova Inter di Chivu che apre il proprio Mondiale per club pareggiando 1-1 contro i messicani del Monterrey che si portano in vantaggio con il solito colpo di testa dell’intramontabile Sergio Ramos. I nerazzurri reagiscono con Lautaro che segna su sviluppi di palla inattiva, ma nel complesso appaiono lontani dalla condizione ottimale, ancora forse scossi dal 5-0 subito in finale di Champions.
Gli altri risultati
Una menzione di merito va fatta sicuramente ai club sudamericani. Il confronto con le squadre europee finora non è stato impietoso, ma anzi ha portato ad una qualità di gioco a tratti superiore con giocate degne dei campioni che ambiscono a fare il viaggio oltreoceano per giocare un giorno nel Vecchio Continente.
Il Fluminense, ad esempio, ha retto l’urto contro il Borussia Dortmund conquistando uno 0-0, mentre il River Plate ha dominato in lungo e in largo contro i modesti giapponesi dell’Urawa Reds imponendosi per 3-1. I giapponesi già in passato avevano partecipato al vecchio format del Mondiale per club.
Certo, qualcuno potrebbe parlare di condizione non ottimale per gli europei (visto che si è a fine stagione), eppure il talento dei sudamericani, unito all’orgoglio di dimostrare di essere quantomeno alla pari, ha fatto sì che le giocate migliori fossero proprio le loro. A perdere infatti è stato solo il Pachuca, club messicano che nella notte ha perso contro il Salisburgo per 2-1.